20.2.19

La paranza dei bambini



Premessa: di solito non amo i film particolarmente realistici con attori non protagonisti. Che ne so, non amo particolarmente i film dei fratelli Dardenne anche se sono contenta che li facciano e di solito li vado a vedere. Diciamo che preferisco quei film con un po' di spettacolarità, di invenzioni, di favola. Ecco, per me La paranza dei bambini poteva essere uno di quei film lì, troppo poco cinematografici.

Invece non lo è stato.

Gli attori, tutti ragazzini adolescenti, sono impressionanti, bravissimi, per niente non professionisti. Ho letto che il casting è durato tantissimo e hanno fatto audizioni a più di 4000 ragazzi. Tanti primi piani del protagonista, Nicola, che ha un viso molto bello che come ha notato un'amica contrasta col degrado e la vita degradante che lo circonda e di cui fa parte. Il film inoltre è spettacolare. Mi ha colpito la colonna sonora, e infatti poi ho scoperto che il regista è anche musicista e che nei suoi lavori precedenti spesso era autore anche della colonna sonora. Sono belle le inquadrature, magari non fantasmagoriche come quelle di Lanthismos in La favorita, ma si vede che c'è un senso estetico, c'è una bella fotografia, di Ciprì fra l'altro.

Mi è piaciuto come viene raccontata la storia: senza dare giudizi. E in modo delicato, trattandosi di adolescenti che mentre sperimentano i primi amori e le vere amicizie vogliono anche prendere parte alla vita criminale del proprio quartiere di Napoli, Sanità. Ho letto che il sindaco di Napoli era molto contrariato da come il film dipinge la sua città perché Napoli, dice ed è vero, è anche molto altro e che per combattere la criminalità mafiosa molto lui ha fatto. Secondo me intanto mostrare quella Napoli non vuol dire cancellare tutto il positivo della città e poi credo che il racconto della Paranza dei bambini abbia un valore universale, quei ragazzi potrebbero essere a Napoli come in qualsiasi altro quartiere difficile del mondo.

Premetto infine che Saviano non mi sta simpatico, anche se non ho mai letto un suo libro. Quindi avevo più che una riserva ad andare a vedere il film. Forse proprio per questo il film mi è piaciuto molto.

La paranza dei bambini è un film del 2019 diretto da Claudio Giovannesi che è anche il regista di un altro mi dicono bel film, Fiore. Tratto da un romanzo di Roberto Saviano. Tra gli attori professionisti c'è Aniello Arena, uno degli attori carcerati della Compagni della Fortezza di Volterra, protagonista del film Reality di Garrone.

Il titolo inglese è Piranhas.

2 comments:

m. said...

Di Saviano bisogna che leggi Super Santos, un libricino che tra l'altro è in casa di Sandra Lischi a Saint-Florent.

Sburk said...

Un motivo in più per andarci :)