Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo appuntito di selci taglienti. (Robert Louis Stevenson)
29.8.11
The Blues Boat. Mezzi sangue anglossassoni a bordo
Primo giorno dei mezzo sangue anglossassoni a bordo.
Mezzo sangue 1 (sburk): Cosa leggi?
Mezzo sangue 2 (bart): Questo.
Questo è in inglese.
Mezzo sangue 1: Michael Chabon... anch'io ho portato un libro in inglese. Mi sembra sia di questo stesso autore, ma non ricordo. Forse no. Me lo hanno regalato anni fa e siccome erano seicento pagine ho pensato che per la barca era perfetto.
Mezzo sangue 2 rufola tra i libri: E' questo?
Mezzo sangue 1: Sì.
Mezzo sangue 2: E' lo stesso libro.
Mezzo sangue 1: Proprio identico?
Mezzo sangue 2: La copertina è leggermente diversa, ma titolo e autore sono gli stessi.
Michael Chabon - The Amazing Adventures of Kavalier and Clay è uscito in italiano per Rizzoli e le pagine sono più di ottocento. Il romanzo racconta di due cugini che inventano un fumetto di successo mentre intorno a loro ci sono i nazisti, la seconda guerra mondiale, il boom economico degli anni cinquanta, Dalì ed i surrealisti, i diritti gay, Houdini, il Rockfeller Center, il Polo Sud, il Golem di Praga. Secondo me, e Mezzo Sangue 2 era d'accordo, Chabon è un narratore notevole, la costruzione della storia è complessa, Chabon va avanti e indietro nel tempo spesso, ma non ti perdi mai, i personaggi sono belli e ti ci affezioni, e c'è la descrizione di un disegno che uno fa di una donna mezza nuda in un letto che è bellissima, perfetta, lo vedi lì il disegno tra le tue mani. Il finale secondo me era un po' tirato via, mentre lo leggevo mi chiedevo come avrebbe chiuso la storia, e insomma... Mezzo sangue 2 non era d'accordo.
Mezzo sangue 2 porta a bordo il Marmite, e Mezzo sangue 1 è felicissima, tanto che quando 2 se lo dimentica a bordo, 1 decide che è un regalo, anche se era quasi finito. E col burro a casa ancora più buono.
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