11.11.09

Mal comune mezzo gaudio



Dalla Stampa di ieri il Buongiorno di Massimo Gramellini:

Sarkozy così
Fratelli di Francia, dall’altro lato del Muro Alpino vi giunga il più caloroso degli abbracci. Deve essere dura sopportare un leader iperattivo ed esibizionista, con il piglio del dominatore eppure così insicuro da mettere i tacchi rialzati alle scarpe e inseguire i sondaggi come belle donne (e viceversa). Uno che confonde pubblico e privato, figli e famigli, sogno e realtà. È la sua ultima prodezza che mi ha spinto a scrivervi. Geloso dei Gorbaciov e dei Kohl, che per una notte gli avrebbero rubato il centro della scena, ha messo su Facebook una sua foto di vent’anni fa che lo ritrae, giovane deputato, mentre prende a picconate il Muro di Berlino.
Ora «Le Monde» avrebbe scoperto che arrivò sì a Berlino armato di piccone e macchina foto. Ma la settimana dopo, come un qualunque turista della storia. Certo è che la sua smania di protagonismo lo porterebbe a fare lo sposo a ogni matrimonio e il morto a ogni funerale. Comprendo la vostra frustrazione: lo avete eletto per mancanza di alternative, avendo voi un centrosinistra diviso e indeciso a tutto. La comprendo pur senza averla mai provata. Anzi, ne approfitto per offrirvi asilo politico nel Paese della sobrietà. Appuntamento dopo la mezzanotte al Check-Point Charlie di Ventimiglia.

Via wittgenstein.it le prove.

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