3.9.12

Persona


Persona è di Ingmar Bergman ed è del 1966.

Persona l'ho dovuto guardare due volte per essere almeno in grado di pensarci al film.
Persona la seconda volta l'ho visto in lingua originale con i sottotitoli, e come ho letto da qualche parte nella parte italiana hanno tagliato qualche scena e modificato qualche racconto.
Di Persona anche dopo averlo visto due volte di cui una in lingua originale con i sottotitoli non mi è facile parlare.
Persona è in bianco e nero; un bianco e nero molto bianco e nero, molto contrastato, molto luce e ombra, molto luce forte e ombra spesso buio.
La fotografia di Persona è del solito Sven Nykvist.
Persona è molto Sven Nykvist.
Persona è molto teatrale, pochi luoghi, molti interni, molta camera fissa.
Persona è praticamente fatto da due attrici di cui una non parla.
Persona è breve, meno di 90 minuti, quindi anche se non ci si capisce niente, si guarda bene.
Io non ho capito di cosa parli Persona.
Forse di cinema, forse è una riflessione di Bergman sul senso del cinema.
Sul vero e sul falso.
Sul recitare un ruolo.
Sul dire la verità.
Sulla verità delle parole.
O se è meglio non dire più nulla.
Persona sicuramente parla anche di maternità, ma per dire cosa non è chiaro.
Forse la maternità è solo un tassello di un discorso più ampio.
Sulla persona, forse.
Ma forse nel senso di personaggio.
Di Persona potresti disquisire un anno intero col tuo terapeuta di fiducia.
Forse Persona lo devo rivedere.
Idee poche e confuse.

Certo 'sti nordici... proprio criptici.

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