25.7.11

L'arte dei ritratti

Sempre di fotografia si parla.

Di primi piani.
Primissimi piani.
Tipo quelli di JR, per esempio.
Di qualsiasi persona. Anzi se sono sconosciuti meglio, perché li guardo e cerco di capire chi sono.
Dalle rughe.
Dal naso a patata o aguzzo.
Se sorride.
Se si mette in posa.
Se guarda in camera oppure è timido.
Se è ritratto a sua insaputa.
Perché un viso è sempre in movimento, e fermarsi su una sola espressione ad occhio nudo non viene bene.
Poi penso sempre al fotografo che le fa queste foto, che c'è poco da fare hanno ragione certe popolazioni che dicono che se li fotografi gli rubi l'anima.
In realtà non gliela rubi, ci guardi solo un pochino dentro.

E ti pare poco?

Ritratti, qui.

2 comments:

m. said...

secondo me fare le foto alle persone che non conosci è difficilissimo, non sai mai se è venuta come deve ovvero non sai mai se l'anima gliel'hai veramente rubata o no, già è difficile con gli amici

sburk said...

a parte che per esempio le foto a totino sono delle signor foto, belle... dipenderà anche dal soggetto poi; ma come si fa a fare le foto agli sconosciuti? Vai lì e gli dici scusa ti posso fotografare e gli punti un obbiettivo sul muso? E' un po' invadente no? Insomma, bisogna saperlo fare, anche con gli amici.

Poi certe volte penso siano tutte paranoie mie e in realtà alla maggior parte della gente gli piace farsi fotografare, perché in fondo gli stai facendo un bel complimento, no?