3.2.11

Ah, gli anni 80

Cercando altro ho trovato questo.
Non capisco come ho fatto a perdermelo, a quel tempo di TV ne guardavo assai.




Interbang‽ o Interbang!? (sottotitolo Le sette torri di Pisa)

Un anziano professore nasconde in vari luoghi del mondo sette miniature della torre pendente di Pisa, apparentemente indistinguibili da un comune souvenir, eccetto per il punto esclarrogativo ("interrobang", qui chiamato "interbang") impresso sotto la base, in sette colori diversi. In realtà ognuna contiene un frammento di metallo magico, che conferisce loro diversi poteri, dal teletrasporto al ringiovanimento.

Le torri fanno gola ad un criminale chiamato semplicemente "il Capo" o "il Boss", che rapisce lo studioso per farsi rivelare dove sono nascoste; ma questi usa la torre che fa ringiovanire e ritorna un ragazzino, perdendo parzialmente la memoria. Gli unici indizi per trovare le miniature sono dunque gli enigmi che il professore ha disseminato nei posti più impensabili del globo, scritti su bigliettini con il marchio interbang.

Due giovani studenti, i fratelli Gianni e Bruno (interpretati dai figli del regista e autore), girano il mondo, visitandone i più suggestivi e famosi luoghi, per trovare le torri prima che lo faccia il Boss, seguendo gli indizi come in una caccia al tesoro e vivendo molte avventure, spesso surreali.

Sulle loro tracce c'è il Killer, un sicario "a noleggio" pasticcione e sfortunato (una gag ricorrente lo vede rimanere sempre senza benzina nel momento peggiore).

Nel finale, il Killer decide di ribellarsi al Boss e tenere per sé le sette miniature. In una stanza segreta della vera torre di Pisa si trova una specie di monolito con sette fori disposti a cerchio: la leggenda vuole che inserendo le sette torri in un ordine preciso verrà rivelato il loro massimo potere. Il Killer sbaglia l'ordine, e la torre di Pisa, raddrizzatasi, diventa un razzo e parte per lo spazio, con il Killer imprigionato dentro, verso una destinazione ignota.

Fonte: wikipedia, ovviamente.

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