19.11.10

Non so

cosa succeda a Melbourne (hint hint) ma a Sydney fanno questo:



Si chiama The Face of Sydney e consiste nel mettere insieme tantissimi ritratti di uomini e donne di Sydney per ottenere alla fine una specie di riassunto dell'uomo e la donna della città australiana.
Via clickblog.

5 comments:

tsaramaso said...

è inquietante.

sburk said...

lo so. In realtà sei venuta per vedere se avevo recensito lo spettacolo di ieri sera dei Raffaello Sanzio.
E' difficile. Così a bruciapelo mi viene da dire che non m'è piaciuto. Poi penso anche che la prima parte era in qualche modo perfetta, tutto quel bianco che viene sporcato in quel modo lì. Ma veramente fastidiosa anche la prima parte. Angosciante, forse di più dello spettacolo di César Brie; forse perché dello spettacolo di César Brie sai esattamente di cosa parla, e forse perché i campesinos, la Bolivia, alla fine è cosa lontana da noi che abitiamo qua, per quanto Brie sia bravissimo a portartici, lì.
La prima parte dello spettacolo di ieri invece ci tocca di più forse, perché quelli possiamo essere noi, qualcuno di noi forse c'è già stato, come la tipa nel pubblico che si è messa a piangere, qualcuno sicuramente ha paura di finirci. Nella seconda parte forse mi aspettavo una catarsi, mi aspettavo musica a palla, e luci stroboscopiche da farmi venire un attacco epilettico. Invece siamo rimasti un po' così. Io non l'ho capita.
E quella faccia di Cristo, bellissima fra l'altro, gigante, di Antonello da Messina, credo. Ogni tanto la guardavo durante la prima parte... sulle questioni religiose mi trovo un po' in difficoltà. Forse c'era della pietà. Il quadro si chiama Salvator Mundi. Padre e figlio un paio di volte ci sono lievemente inchinanti davanti come a cercare aiuto. Boh, non so. E poi la seconda parte, forse voleva essere un rivoltarsi contro, il pastore (Shepherd si scrive così), contro il Salvator Mundi che non salva neanche per idea? Però sicuramente la seconda parte, rispetto alla prima che era mi viene davvero da dire perfetta, era debole. Soprattutto quando hanno cominciato a togliere dal rettangolo bianco tutti i mobili, pensavo che lì sarebbe successo qualcosa. Evidentemente non in tutti i rettangoli succede qualcosa. O forse voleva dire che levati tutti i mobili, quella ci rimane.
Mah... Ora tocca a Ovadia. Riuscirà a provocare tutta la roba che hanno provocato questi due spettacoli qui?

tsaramaso said...

Bello questo rompere gli schemi di un blog.
Approfitto.
Hai ragione, è perfetta la prima parte, talmente perfetta che diventa fastidiosa e angosciante, due aggettivi che mi hanno accompagnato praticamente sempre durante gli spettacoli della Societas. Per questo mi piacciono, per questo credo che siano la migliore compagnia italiana del momento. Mi piace la loro evoluzione della macchina teatrale (a tratti davvero una macchina) la loro perfezione nella scelta e nell’utilizzo delle luci, musiche, figure, lo studio dei materiali che sono pensati e studiati in maniera puntuale (vd lo “sporco” di ieri che puzzava) e mi piace anche che l’attore sembra essere davvero l’ultimo gradino della scala, ma c’è e serve al tutto. E lo sai che preferisco questo teatro alla narrazione alla Brie. Però ieri non ha funzionato.
Io c’ho visto un padre che lascia il figlio nella merda nella prima parte. Un padre che ci soffre, ma non può fare altrimenti. Un figlio che vorrebbe non essere lì, ma deve. Quindi anche un figlio che non può fare altrimenti. E noi pubblico che non possiamo fare anche noi altrimenti che stare lì a sentire la puzza e vedere lo schifo e sentire il disagio. Al massimo possiamo alzarci e lasciare tutto lì com’è, tanto lo spettacolo continua lo stesso. Anche lo spettacolo non può fare altrimenti.
Si, ma poi? Brava Sara, musica a palla e catarsi. Non un telo che si strappa e una scritta che si illumina.
Potevano fare altrimenti.
(si, ero venuta a controllare se avevi scritto…)

hint hint said...

Qui ci accontentiamo del Movember (moustache + November), che in realtà pare sia nato ad Adelaide.
In sostanza l'uomo medio a novembre si fa crescere un bel baffo e si trasforma in Magnum PI (magari...)
http://au.movember.com/

moustachoSburk said...

@hinthint: e quindi mandatemi le vostre foto baffettone, no!

@tsaramaso: gli attori saranno anche l'ultimo gradino, ma quei due erano veramente realistici, troppo, dei stanislaskiani!!
La descrizione che fai del rapporto padre/figlio, che leggendola poi ce l'ho vista anch'io pari pari ricorda anche quello che dice gesù nel giardino di getsemani (tutto quello che so di quell'episodio viene dal testo della canzone di Jesus Christ Superstar), che si arrabbia col padre che l'ha abbandonato, che gli ha dato un incarico troppo difficile.
Poi ho riletto la presentazione sul programma e viene usata la parola 'rammarico', forse è quella l'espressione del volto di cristo?
Infine, spiRita che ha fatto anche una foto sia si Brie che della Societas, ha pensato al video di Gipi. L'hai visto?
(http://www.flickr.com/photos/spirita/5194832560/in/photostream/)