6.9.10

Il ladro


Titolo originale: The wrong man.
E' un film di Hitchcock del 1956 con Henry Fonda protagonista e Vera Miles nella parte della moglie.
E' Hitchcock in persona che ci presenta il film, rivelandoci che si tratta di una storia vera: un uomo, che si dichiarerà sempre innocente, viene riconosciuto da molti testimoni come l'autore di varie rapine, e viene arrestato.
Il maestro indiscusso della suspence riesce anche in questo film a creare nei tre spettatori presenti alla visione un certo stato d'angoscia.
Dovuto a cosa?
Alla colonna sonora particolarmente invadente?
Ai frequenti primi piani del volto paonazzo e disorientato di Henry Fonda?
O perché Henry Fonda sembra accettare tutti i guai senza mai fare una piega (Ah mi chiudete in cella anche se sono innocente, va bene, però vi dispiacerebbe avvertire mia moglie)?
O sono i poliziotti a creare angoscia, con la loro perenne gentilezza nel trattare un tizio che sono convinti abbia fatto una serie di rapine (Mannie, ti dispiace se ti chiudiamo in cella)?
O forse è la moglie che ci angoscia, con quell'aria totalmente indifesa?
O i due figli con dei ciuffi improbabili?
O il fatto che la famigliola viva in una casa a due piani? Ci sono le scale, ma tutte le camere da letto sono al pian terreno. Dove porteranno mai quelle scale? Nessuno ci sale o ci scende mai.
Anche la madre di Henry Fonda è parecchio inquietante.
Ma forse l'elemento più inquietante è che Henry Fonda viene prelevato dalla polizia una sera prima di entrare a casa, portato al commissariato, interrogato, portato a giro per i vari negozi che avrebbe rapinato per essere riconosciuto, chiuso in una cella, senza la possibilità di chiamare nessuno, né la moglie, né tanto meno un avvocato.
La spettatrice che mi stava accanto era così indispettita da questo fatto che ho dovuto varie volte chiederle gentilmente di trattenersi dai commenti ad alta voce.
E infatti si scopre che la famosa formula che si sente in tutti i film "Ha il diritto di rimanere in silenzio. Qualsiasi cosa dica può e sarà usata contro di lei in tribunale. Ha diritto alla presenza di un avvocato durante l'interrogatorio. Se non può permettersi un avvocato, gliene verrà assegnato uno d'ufficio" è parte di una legge a tutela dei diritti degli arrestati o anche solo sospettati, credo, entrata in vigore solo nel 1966. L'avviso si chiama Miranda warning, e prende il nome dalla causa intentata dall'avvocato del pregiudicato Miranda che si appellò alla Corte Suprema dello Stato dell'Arizona, perché il suo assistito non aveva avuto un avvocato durante l'interrogatorio e la confessione del reato commesso. Ovviamente la causa fu vinta anche se non aiutò troppo Miranda, che però diventò un po' una celebritàe quando uscì di carcere autografava i cartoncini che i poliziotti usavano per leggere i diritti agli arrestati.

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