Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo appuntito di selci taglienti. (Robert Louis Stevenson)
1.7.10
Herzog forever
Mentre cerco disperatamente di mettermi in pari con tutti i film che ha fatto Werner Herzog - ma Nosferatu l'ho visto 5 volte (per prenderci anche un voto un po' scarso, ve be') e varrà qualcosa no - vengo a sapere da questo articolo (in inglese) sul The Guardian che sta per uscire un altro suo film. In realtà cercando il titolo in italiano scopro che il film era stato presentato al Festival di Venezia del 2009, insieme a Il Cattivo Tenente. Ora neanche più dei giornali inglesi ci si può fidare. Il titolo comunque rimane invariato, My Son, My Son What Have You Done, e parla di un attore che uccide la madre con la spada dell'Orestea in cui sta recitando. Ah, dimenticavo, è ispirato a una storia vera.
Ma nei cinema è stato distribuito?
Lo aggiungo alla lista.
Però ho visto Incontri alla fine del mondo, il documentario sul Polo Sud uscito nel 2007. Werner Herzog insieme al suo cameraman vanno in Antartide, naturalmente d'estate quando il sole non tromanta mai. Lì incontrano, biologi, vulcanoligi, e fisici che studiano le qualità estreme di quella parte del mondo, ma anche subacquei che si immergono sotto il ghiaccio e esseri provenienti dal fututo che in quell'acqua ghiacciata ci sguazzano; un signore alto che quando dalla Russia si poteva solo scappare è scappato e che si tiene sempre uno zaino pronto per scappare di nuovo non si sa mai; una signora che assomiglia un po' a Patti Smith che ha girato il Sud America in un camion con solo un piccolo buco da cui vedere; i pinguini che sbagliano strada e si perdono per sempre; una collana di popcorn in un tunnel a -70° C. Incontri alla fine del mondo che in realtà mantiene il suo titolo in inglese, Encounters at the end of the world, è soprattutto la voce buffa di Hezog che fa domande e ci racconta cosa si vede, sempre molto scettico sull'umanità ma che poi non perde mai l'occasione per mostrare cosa l'umanità abbia ancora di buono.
Una delle prime battute del film: Siamo stati invitati dal National Science Foundation anche se gli ho fatto presente che non avrei fatto un altro film sui pinguini.
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