3.10.09

Cambi di rotta


Ho finito Bob Dylan. Ascolto Alice, di Tom Waits.
Di Bob Dylan ho finito il suo libro, la sua autobiografia Chronicles I. Il mio iniziale entusiasmo con l'andare delle pagine si è un po' smorzato. Troppo pieno di musicisti che non conosco, gruppi che non conosco, canzoni che non conosco, trasmissioni televisive che non conosco, comici che non conosco. Ho saltato interi paragrafi, Pennac un bel po' di anni fa mi dette il permesso. Ciò non toglie che probabilmente leggerò Chronicles II.
Noto adesso che mi sono messa a leggere un altro libro personale, un diario, quello che Werner Herzog scrisse per le riprese del suo film Fitzcarraldo, La conquista dell'inutile. E anche qui si parla di gente che non conosco, Uli, Walter... e mettici una nota! Chi sono, il tuo fotografo? il tuo produttore? il tuo scenografo? Dillo! Quando troverò scritto Klaus, lo saprò di chi sta parlando, ma Uli... per un po' non sapevo neanche se fosse un uomo o una donna.
Per dirla tutta, sto leggendo anche un altro libro personale, Spingendo la notte più in là, di Mario Calabresi. Una personalissima ricostruzione, o memoria, della vicenda di suo padre. Storia molto controversa ed io sto dall'altra parte. Mi incuriosiva leggerlo. Aspetto di finirlo per dire qualsiasi cosa. (Ico, forse un po' avevi ragione)
I due libri, oltre a essere personali, sono accomunati da due bei titoli e dalla stessa casa editrice.
Si dice che niente accada mai per caso.
Ed io ci credo.

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