2.9.08

Holiday in Cambodia/4



Devo precisare però che soprattutto nelle zone più turistiche questi piccoli e grandi venditori cambogiani ti fregano come un qualsiasi altro posto al mondo. Al nostro arrivo a Siem Reap siamo stati caricati da un tuk tuk.

(il tuk tuk è dopo il motorino il sistema più semplice è divertente per girare; è una moto che traina una specie di carozzella con tettuccio dove si può stare comodamente in quattro e fare pure conversazione, a differenza della moto dove si può stare anche lì in quattro ma fare conversazione è un po' più complicato. Quando piove forte forte il tuk tuk viene rivestito da teli di plastica e il guidatore si mette l'impermeabile e il casco)

Avevamo scelto l'albergo e sicuri sicuri, convinti convinti, l'abbiamo detto al nostro guidatore di tuk tuk. Che ha subito cominciato a storcere un po' la bocca, ma avete prenotato, ci ha chiesto. Ovviamente no. Agosto è bassa stagione in Cambogia. Ma io conosco altri alberghi, migliori, fa lui. No grazie, andiamo al Golden Banana. Se esiste un Golden Banana uno ci vuole andare no? Insomma si fa tutto questo giro lunghissimo, per strade non asfaltate, terra rossa negli occhi, nel naso, nella bocca. E poi, ci dice il guidatore di tuk tuk, è molto lontano dal centro.
Morale della favola. Il Golden Banana è alla fine di un vicoletto stretto stretto e polveroso e in mezzo al nulla, pare. E' anche in mezzo a enormi foglie di palme. C'era solo una camera libera che sarebbe stata pronta dopo un paio di ore. E mentre io ero dentro il Golden Banana il guidatore di tuk tuk ha intortato ben bene l'altra metà della comitiva Holiday-in-Cambodia e soprattutto per la presunta lontananza dal centro ci siamo fatti portare in uno degli alberghi del nostro guidatore di tuk tuk.
Che andava benissimo. Ci mancherebbe.
Solo che una volta orientati meglio nella cittadina, abbiamo capito che il Golden Banana era più vicino al centro di quanto fosse il nostro anonimo albergone dove ci aveva mollato il tuk tuk.
Era in una zona più tranquilla.
Era vicino al fiume.
Attraversavi un ponticello, ed eccolo lì, il centro del centro, il mercato coperto di Siem Reap.

1 comment:

Anonymous said...

grazie sburk...riesci sempre a darmi un raggio di sole nel cielo plumbeo...leggere delle tue esilaranti esperienze è un pò come se viaggiassi anche io