Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo appuntito di selci taglienti. (Robert Louis Stevenson)
28.3.08
Tanti filmini continua
Ecco.
300.
Quando uscì al cinema non pensai neanche lontanamente di andarlo a vedere, poi cominciarono ad arrivarmi da destra e da sinistra (non in senso politico) opinioni più che positive, e quindi trovandomelo sottomano, l'ho guardato.
C'ho provato, eh.
Le migliore intensioni.
Pregiudizi zero.
E dopo, durante la discussione con i sostenitori (agguerriti più degli spartani), non c'è stato verso.
Ho provato ad apprezzare la grafica, la cura del sonoro, ripetermi il mantra è un fumetto, è un fumetto, è un fumetto...
Non è servito a nulla.
L'ho trovato razzista, retorico, americano (nel senso negativo del termine), omofobico, guerrafondaio.
Curiosando in rete ho trovato una lezione fatta da Wu Ming 1 sul film (c'è sia l'audio che un testo riscritto dopo sempre da lui) in cui pur disprezzandone la carica ideologica cerca di fare un'analisi più generale. Anche se scorrendo il testo molto velocemente mi sembra che più o meno, Wu Ming 1, ne parli male dandone ampie motivazioni. Consiglio l'audio, anche perché racconta di aver visto il film al Cineplex di Pontedera con un pubblico molto interattivo.
Invece, cara Arianna, m'è piaciuto molto, esagerata, diciamo, ho trovato divertente, un altro film che era sempre tra le cose del mio coinqui partito per altri lidi, sempre in una serata in cui avevo voglia di guardarmi qualcosa di leggero. Tremante, dopo l'esperienza di 28 giorni dopo, ho fatto partire Sospesi nel tempo (titolo inglese The Frighteners, decisamente meglio). Il film è di Peter Jackson prima della saga dell'anello e tra gli attori c'è Michael J Fox. Anche qui, come in 28 giorni dopo, siamo alle prese con dei morti ancora troppo presenti, ma la maggior parte decisamente meno spaventosi, alcuni quasi ridicoli, degli zombi inglesi, anche se la locandina non prometterebbe bene.
Per concludere la sezione filmini in camera del coinqui arriviamo a Blood Diamond. Ma non ora, Arianna, la prossima volta.
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