20.2.08

Parole Sante

Qualcuno poteva salvarsi e accettare un lavoro pagato 550 euro al mese, ma "noi non siamo mica il Titanic - mi dicono - non affonderemo cantando".
Parole sante, dice Ascanio Celestini.



Ho visto Parole Sante e ho scoperto che i telefonisti spesso cambiano nome, Cecilia per esempio non funziona, meglio Paola; che la notte chiamano i bisognosi d'affetto squattrinati e il pomeriggio i bambini per fare pratica di parolacce; che ai telefonisti può succedere di guadagnare 85 centesimi e basta anche se è il giorno della Befana; però i telefonisti si sposano anche tra di loro e pure in chiesa; che appena arrivano a lavoro, i telefonisti devono cercare una postazione decente; che in media, i telefonisti di un call center fanno 4000 click al giorno. E molto, molto altro ancora.

Parole sante è un documentario di Ascanio Celestini. Dura 75 minuti, e davvero non annoia mai, perché anche se non è fatto da attori professionisti, tutto è molto curato, è bello da guardare, bello da ascoltare.
Parole sante racconta la storia di alcuni lavoratori del più grande call center in Italia e ottavo nel mondo, si chiama Atesia, che stufi di cantare si sono organizzati.
E gli è andata come gli è andata.
Parole sante, lo dice il titolo, cerca di smuovere, smuovermi, all'azione, a smettere di far finta di niente, a non continuare a ballare e cantare mentre il Titanic affonda, a smuovere le coscienze cominciando dall'informazione (non controinformazione, come si dice nel documentario, perché non c'è nesuna informazione a cui andare contro).
Non so.
Vedi Parole Sante e poi dimmi cosa ti viene da votare.

2 comments:

Anonymous said...

Dicci dove si può vedere però.

sburk said...

Era all'arsenale, ma ora non c'è più, magari ce l'hanno già da affittare...