3.9.07

Nonciritorno


Volevo scrivere una recensione su ciritorno ma visto com'è andata a finire forse non sarebbe pertinente. Insomma finesettimana settembrino in Capraia, che vuoi di più, infatti è andato tutto benissimo e alla fine anche l'incidente culinario è diventato divertente.
Ecco i fatti: decidiamo di andare a mangiare al Doc, che è il primo ristorante che incontri sulla salita che porta in paese. Io c'ero già stata altre volte e c'ero sempre stata bene. Il posto è carino, pieno di cianfrusaglie, si mangia fuori, si mangia pesce, mi ricordo una buonissima pasta alle sarde col finocchietto selvatico mangiata due anni fa alla fine di una bella camminata. Prenotiamo ed in orario arriviamo. Una cameriera giovane straniera e con l'aria triste ci dice che di là c'è un tavolo prenotato per noi cinque.
Effettivamente c'è.
Ci lascia 2 menu. Scegliamo e aspettiamo. Aspettiamo e aspettiamo. I più impazienti cominciano a dare dei limiti di tempo. Se tra 10 minuti non arriva nessuno ci alziamo e ce ne andiamo. Tutti d'accordo? La cameriera intanto gira tranquillamente tra i tavoli, tra tutti i tavoli tranne il nostro. C'è anche un tipo col cappellino da baseball che gira tra tutti i tavoli tranne il nostro. La cameriera triste e cappellino da baseball ogni tanti ci guardano, ci guardano e basta. E' a quel punto comincio a sospettare che siamo invisibili. Ma dopo 15 minuti la cameriera triste arriva.
CT: Cosa bevete?
NOI: Oh, buonasera. Acqua naturale.
CT: E vino?
NOI: Che vini ci sono.
CT: C'è la lista nel menu.
NOI: No, non c'è.
CT: Sì, all'inizio.
NOI: Non c'è.
CT: Sì, guarda.
CT guarda ma non c'è. Neanche nell'altro. I menu oltre alle pietanze del giorno, poche ma interessanti, è piena di recensioni positive del ristorante. La lista dei vini proprio non c'è. CT si convince e ci porta un altro menu con la lista.
CT: Vi lascio tempo per decidere.
NOI: Nooooo, rimanga qui. Decidiamo subito. Ecco, il Vermentino XY.
Ct scrive tutto su un foglino rosso. Deve essere in Italia da poco: parla maluccio l'italiano e ha problemi a scriverlo; probabilmente è pagata meno di una miseria e da vicino ha un'aria ancora più triste.
NOI (approfittando della rara presenza al nostro tavolo di un rappresentante del personale): Mi scusi, cos'è la pasta alla DOC?
CT: Questo non so. Dovete chiedere a lui (cappellino da baseball). Poi viene.
Dopo cinque minuti torna col vino. Sbagliato. Può succedere. Di portare quello più caro tra i due. Comunque alla fine il vino giusto arriva e almeno si beve. Ma si sa il mare fa venire appetito e son passati 20 minuti e neanche un tozzo di pane mentre cappellino da baseball saltella tra un tavolo e l'altro. Poi si ferma sulla porta e ci guarda. Vai, si è reso conto che ancora non ci hanno preso neanche le ordinazioni. Arriva! No. Ed è passata mezz'ora. Siamo chiaramente invisibili. Altrimenti ci avrebbe visto perché insomma, quelli di noi più arrabbiati lo manifestano ad alta voce, quelli di noi più sorpresi ridono ad alta voce. Intanto abbiamo quasi seccato il vino e siamo tutti d'accordo che ora ci alziamo e ce ne andiamo. Ma cappellino da baseball deve aver intuito il nostro malcontento, viene sicuro verso di noi. Sì, eccolo finalmente al nostro tavolo.
NOI: Buonasera. (Le nostre facce sono un misto di speranzoso e inviperito)
CB (legge il foglino rosso con le nostre consumazioni liquide): Ah, ma ho sbagliato tavolo.
E se ne va.
Se ne va.
Ha sbagliato tavolo e se ne va!
Anche noi. Prendiamo quel che è rimasto della bottiglia di vino e andiamo alla cassa. Spieghiamo brevemente la situazione alla cassiera. Che non fa un piega. Ci fa il conto come se fosse normale, venire a mangiare in un ristorante e bere solo il vino.
Per questo non ho fatto la recensione su ciritorno. Magari il cibo era strepitoso.

1 comment:

Anonymous said...

eheheheheh...mi sarebbe piaciuto tu mettessi anco i commenti vostri!