22.2.06

Ohio Voting Machine

Applausi. Applausi. Applausi. Applausi.
Sburk: A me è piaciuto. Ci sono alcune cose che non mi hanno convinto, però mi sono divertita.

IlGeko: (col terzo bicchierino di rum in mano) Forse un po' lungo.

Sburk: L'ho pensato anch'io.

IlGeko: Però il ritmo è notevole. Secondo te sono una compagnia fissa?

Sburk: Non saprei. Secondo me sì.

IlGeko: Si vede che sono affiattati. Insomma, le battute sono veramente tante, anche le azioni, e non hanno praticamente mai sbagliato e quando l'hanno fatto hanno recuperato benissimo.

Sburk: Son d'accordo. Ogni tanto parlavano così veloce che non si capiva, però.

IlGeko: Poteva essere anche voluto.

Sburk: Effettivamente.

IlGeko: Urlano un po' troppo; alcune volte mi ha dato fastidio.

Sburk: Soprattutto alcuni personaggi. Diana, per esempio, che fra l'altro mi è piaciuta più di altri, lei urlava troppo. Bello il finale, vero?

IlGeko: Anche Dick è un gran urlatore. E la mamma di Joe. A me invece è piaciuto molto l'Investigatore.

Sburk: Il fatto di recitare in modo caricaturiale (non so come altro dire) mi piace ma si corre il rischio di sembrare tutti uguali.

IlGeko: Va bè. Si vede che non sono professionisti, ma son bravi, dài.

Sburk: L'unico che recita in modo naturale è l'Ebreo.

IlGeko: Certo. Ha una certa età.

Sburk: Dici che si è rifiutato?

IlGeko: Eh.
Sburk: Sembra quasi capitato lì per caso.
IlGeko: Forse è voluto.
Sburk: Certe battute sul sesso mi son sembrate un po' fini a se stesse.
IlGeko: Sì, nel senso che non sono state sviluppate. Però il testo è buono, originale.
Sburk: Sì. Tira in ballo un sacco di cose: i predicatori, la religione e le ipocrisie; l'ebreo di cui nessuno si fida; lo strano che si è allontanato dalla comunità; i conformismi; i brogli elettorali; la scuola; le madri...
IlGeko: Sono molti temi ma nell'insieme, anche se forse è difficile capire esattamente dove voglia andare a parare se non mostrarci come è fatta la nostra società, mi sembra che tutto fili.
Sburk: Poi fa ridere.
IlGeko: L'Andreotti mi ricordava Garibaldi.
Sburk: Ah!
IlGeko: Anche il titolo mi piace.
Sburk: Ma sì. Rispetto a tante cose che si vedono nei teatri istituzionali con attori istituzionali e scenografie istituzionali, Ohio voting machine vale di più. Anche semplicemente per l'originalità e la serietà con cui è stato messo in scena.
IlGeko: Si chiameranno la Compagnia Stabile del Teatro del Porto?
Pers: Mmmmmmmmm!!!
Sburk: Allora non lo devo sbavagliare?
IlGeko: No.
Sburk: Slegarlo dalla sedia, almeno?
IlGeko: Assolutamente no.
Sburk: OK.

Ohio Voting Machine è un comico dramma in tre atti di Michelangelo Ricci. Gli attori sono:
Alessia Cespuglio, Maurizio Muzzi, Paolo Spartaco Palazzi, Francesco Andreotti, Maria Grazia Fiore, Leonardo Fedi, Giovanna Maina, Alessandra Fasullo, Filippo Meloni, Giulia Filacanapa, Fabrizio Moroni, Sandro Sandri, Katia Cianci, Simona Merola e Maurizio Formichini. La collaborazione artistico-tecnica è di Thomas Romeo. Le musiche di scena sono di Michelangelo Ricci.



6 comments:

Anonymous said...
This comment has been removed by a blog administrator.
Anonymous said...

mi piacerebbe tu mi spiegassi "comico dramma". comunque, secondo te lo esportano da queste parti?

Anonymous said...

nel senso che fa ridere ma finisce in tragedia

Anonymous said...

tragedia relativa, visto i personaggi che sono sopravvissuti!

Anonymous said...

Ah, dimenticavo, ieri sera ero a vedere "I segreti di Brokeback Mountain" - lo hai visto? (forse te l'ho già chiesto, ma sono rinco, come sai)- se ì, mi piacerebbe che ci scrivessi una recensione, se no, mi piacerebbe che tu lo vedessi e che ci scrivessi una recensione. (ahah, so che eri in giro con la Icciaz ieri sera! ;-)

Anonymous said...

ma sai tutto! Brokeback mountain è un po' che lo rincorro e se rimane ancora lo vorrei vedere questo finesettimana.