E' una fumettista libanese.
Ha meno di trent'anni.
Vive tra Beirut e Parigi.
Di lei ho letto Catharsis e, comprato all'areoporto di Beirut e letto subito - il volo era in ritardo, Je me souviens (sull'ulitma pagina c'è George Perec). Ora ho scoperto che in Italia Becco Giallo ha pubblicato Il gioco delle rondini. Così magari lo leggo in italiano e lo capisco tutto.
A prima vista assomiglia a Marjane Satrapi e il suo Persepolis. Anche Abirached usa il bianco e nero, molto nero. Anche le figure di Abirached sono stilizzate, ma a differenza di quelle di Satrapi, hanno i ricci.
- Ah! I libanesi hanno i ricci?
- Sì! Moltissimi.
Anche le storie che raccontano si assomigliano; raccontano le difficili situazioni politiche dei loro due paesi. Abirached è nata durante la guerra civile libanese, e nei suoi fumetti racconta quella normalità lì.
In una lunga intervista qui, dice di essere stata influenzata tra gli altri anche da David B. Lui non usa solo il bianco e il nero, ma anche il rosso, il giallo; lo stile però è simile.
- Ha copiato la Satrapi?
- Boh.
- La Satrapi sicuramente è venuta prima.
Zeina Abirached ha fatto anche un filmino di tre minuti.
A me piacciono tutti e tre:
David B
Marjane Satrapi
Zeina Abirached
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