5.8.19

Maratona Les Rencontres de la photographie Arles / giorno 1

Lo penso dalla prima volta che ci sono andata: l'ideale sarebbe starci almeno una settimana, e alternane visite alle mostre con giri nella piacevole Provenza e Camargue. Ma per ora sono riuscita a starci al massimo un fine settimana un po' allungato.

Ma ecco il resoconto della mia terza visita cercando di andare a memoria nell'ordine di mostre viste.

Sabato pomeriggio

Eve Arnold, Abigail Heyman e Susan Meiselas UNRETOUCHED WOMEN
Tre fotografe donne americane e il loro modo di vedere la figura femminile negli anni 70. Le foto fanno parte di tre libri fotografici pubblicati dalle tre autrici: Growing up female (Arnold), The unretouched women (Heyman) e Carnival strippers (Meiselas). Nella mostra ci sono i libri, i provini e altro materiale servito alla pubblicazione dei tre libri che hanno voluto rappresentare la donna lontano dagli stereotipi. Arnold la mostra nella vita di tutti i giorni, mentre fa la spessa, in casa, a lavoro e anche in situazioni molto intime come durante un parto e anche durante un aborto. Heyman fotografe anche donne famose, ci sono tra le altre Merylin Monroe e Joan Crawford, in atteggiamenti naturali, non truccate o proprio mentre se lo danno. Quello di Meseilas invece è un reportage sulle donne che si esibivano negli striptease nelle fiere di paese americane.

Helen Levitt OBSERVING NEW YORK STREETS
Come si intuisce dal titolo, fotografia di strada. Non mi ha particolarmente colpito, ho trovato le foto fredde. Susan Meiselas per esempio ha fatto tutta una serie di fotografie di strada nella Little Italy di New York City, Prince Street Girls, che sono molto più partecipative di queste di Levitt. Durante la mostra mi sono chiesta cos'è che rende una foto più fredda e distaccata di un'altra. Perché le foto di strada di Meseilas mi coinvolgono e quella di Levitt no. L'intento della Levitt è documentaristico, di osservazione come dice il titolo della mostra, senza sentimetalismi e cliché. Che forse è positivo. Ma il coinvogimento di Meseilas mi piace di più.

Per saperne di più su Helen Levitt e Susan Meiselas.

WHAT A STORY ARLES TURNS 50
Mostra sulla storia di Les Recontres, ci sono tutti i colorati manifesti, alcune foto rappresentative in grande formato, ci sono appese a un filo in alto le foto dell'attacco alle Torri gemelle dell'11 settembre, tutto dentro l'antica chiesa gotica des Trinitaires

Libuše Jarcovjáková EVOKATIV
Le sue foto le avevo già viste su Internazionale. La macchina fotografica per sopravvivere alla vita nella Cecoslovacchia dopo l'invasione russa. La sensazione di sentirsi in gabbia porta Jarcovjáková a vivere una vita scatenata fatta di feste, locali, rapporti sessuali, sbronze. C'è una foto forse scattata la mattina dopo una di queste feste dove si vede un tavolino ingombro di bicchieri, bottiglie, portaceneri e anche una tank per sviluppare il rullini. Ma ci sono anche le foto del suo lavoro in fabbrica durante il turno notturno e le foto agli immigrati cubani e vietnamiti a cui lei insegnava il ceco. Foto di quotidianità, ma una quotidianità altra da quella ufficiale e richiesta dalla società comunista cecoslovacca di quel periodo. Anche questa mostra è in una chiesa, enorme, Eglise Sainte-Anne, che contribuisce a far apprezzare la mostra

LA MOVIDA A CHRONICAL OF TURMOIL
Fotografie, copertine di dischi, fanzine, poster, etc tutto coloratissimo (da qui viene il manifesto di quest'anno di Les Rencontres) per raccontare la movida spagnola. Tra gli altri un Almodovar giovanissimo.

Tom Wood MOTHERS DAUGHTERS SISTERS
Tom Wood colleziona foto di famiglia antiche, non della sua famiglia, quelle che trova nei mercatini delle pulci. Questa mostra mette insieme queste foto di sconosciuti con foto di strada scattate da Wood, soprattutto di donne come si può dedurre dal titolo. Idea interessante, mostra non particolarmente.Gradevole aria condizionata.

Due mostre all'interno della Chapelle de la Charité che non sto neanche a nominare.

Fine prima giornata. Cena a L'èpicerie du cloitre, più un tapas bar, ma sfizioso, vini buoni e posizione molto bella.

Nello stesso vicolo del ristorante, una mostra OFF OFF, cioè una mostra che non faceva neanche parte dell'ampia offerta OFF, che è risultata una delle cose più belle e interessanti viste quest'anno ad Arles: Marie Rose Gilles TRANSPARENCES.

Un post sulla fotografia senza fotografie.

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