Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo appuntito di selci taglienti. (Robert Louis Stevenson)
8.6.17
Here I am
7.
Di Jonathan Safran Foer
Titolo in italiano: Eccomi
È il racconto di una separazione. 570 pagine di separazione. Tante. Potevano essere meno, molte meno. Ovviamente non si parla solo della separazione, si parla molto di ebraismo e Israele, anche in questo caso forse troppo almeno per i miei gusti, si parla di amore, di figli, di genitori, di etica e di morale, del mondo come è oggi, di cani, di messaggini, di vita virtuale, di aspettative... insomma si parla della vita, di com'è davvero non come la raccontano nei libri, cosa che Safran Foer sa fare davvero benissimo, quindi 570 pagine forse ci stanno. Ma sono troppe, davvero troppe.
Poi il protagonista, Jacob, il marito nella coppia che si separa, non mi stava per niente simpatico.
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1 comment:
Che poi sulle separazioni non aveva già detto tutto Asghar Faradhi?
Peraltro credo senza mai citare Israele.
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