28.1.15

Il Regno d'inverno


Vinse l'ultimo Cannes, ricordate?
Osannato da tutta la critica.
Dura tre ore e non trovai nessuno che voleva venire al cinema con me.
Il regista, Nuri Bilge Ceylan, turco, è lo stesso di Uzak e C'era una volta in Anatolia.
C'era una volta in Anatolia è uno dei primi film che ho recensito per paginaQ: molto molto bello.
Uzak, me lo ricordo ancora, lo vidi un po' di anni fa con exco (diventato molto coinqui ultimamente) quando era ancora liceale e avevamo l'abitudine pizza+film tutti i venerdì. Lo guardò tutto, in silenzio, anche i titoli di coda, poi mi disse: la prossima volta un film dove parlano per favore.
Ai tempi di Uzak, Ceylan me lo declamavano come l'Antonioni turco.
Per Il Regno d'Inverno ho sentito citare Ingmar Bergman e anche Checov. Robona insomma. Exco/coinqui secondo me questa volta avrebbe detto: la prossima volta un film dove parlano meno delle loro turbe esistenziali.
Resta il fatto, come per tutti i film di Ceylan, che c'è una fotografia bellissima, che mi fanno venire una gran voglia di visitare la Turchia, e in questo caso la Cappadocia. Una meraviglia.

Il Regno d'Inverno l'ho visto in streaming gratis su mymovies, che ha appunto questo servizio, mymovieslive, diciamo su appuntamento, e ti devi prenotare (se paghi, molto poco, allora ci sono film anche on demand e lo puoi vedere quando vuoi). La scelta di film non è ampia ma molto interessante. Lo streaming funziona. Mi si è bloccato una sola volta, ma è bastato rifarlo ripartire e andare al punto dove era arrivata. Mi sono già prenotata per Black Coal Thin Ice (una giallo cinese) e Miss Violence (un film greco che volevo vedere da un po'): siccome ci avviciniamo al Festival di Berlino stanno facendo vedere gli ultimi film che hanno vinto.
Insomma, mi sembra una bella iniziativa.

1 comment:

ico gattai said...

Prossima volta un film dove fanno discorsi che sembrano molto stupidi.