26.2.13

Viva la libertà



Purtroppo il fratello gemello filosofo un po' pazzerello appena dimesso dalla clinica psichiatrica che suona il pianoforte e balla a piedi nudi con la cancelliera tedesca e infiamma le piazze e ricorda un pochino Peter Sellers di Oltre il giardino per Bersani non l'hanno trovato e le cose sono andate come sono andate.
Ci tocca quindi tornare al cinema.
Ma per fortuna che esiste il cinema e i Toni Servillo e i Valerio Mastandrea.
Anche se, quando sono andata io a vedere Viva la libertà al cinema eravamo solo in due; il che da una parte è divertente - puoi far finta che il cinema sia tutto tuo e puoi parlare ad alta voce - dall'altra è triste, compreso il fatto che hanno spento il riscaldamento molto prima della fine del film.

2 comments:

arianna said...

Rocco, Matilde ed io abbiamo visto il film domenica sera, dopo aver votato, ed eravamo ancora pieni di speranza e abbiamo pensato di invitare bersani alla visione della pellicola. Però la sala era piena, sia allo spettacolo precedente che al nostro. Abbiamo notato che ad entrambe le proiezioni noi eravamo nettamente i più giovani, sottolineo nettamente e ricordo che non siamo proprio di primo pelo, ecco...non so se è una cosa del tutto positiva.

sburk said...

i giovani giovani che conosco io
pur avendoli educati al cinema nel senso della sala
scaricano o guardano in streaming il più delle volte
poi, bo, forse viva la libertà è un film più da meno giovani; forse i giovani non sperano del gemello pazzo, sperano di mandare direttamente a casa il gemello politico che chiaramente non va più bene
a matilde è piaciuto?