21.2.13

Come mi va a febbraio

Non leggo più i poeti.
Ho capito però che la poesia mi piace per la sua essenzialità, perché in poche righe (versi) ti dipinge un mondo, un po' come se fosse un quadro.
Ho capito che Pascoli continua a piacermi molto. Proprio perché è breve, e impressionista. E perché anche quando è lungo, è sempre comprensibilissimo.
Ho capito che l'Infinito di Leopardi non può mai venire a noia.
Ho capito che nessun poeta del novecento italiano mi appassiona particolarmente. Tranne Montale, ma non era in programma. I futuristi sono lunghi e presupponenti. I vociani troppo deprimenti. Boine poi non lo sopporto proprio.

Leggo l'autobiografia di Ansel Adams.
Ascolto Controradio nel finesettimana quando non c'è la pubblicità.

2 comments:

cbp said...

neanche caproni? e la merini?o la valduga? e la pozzi..
peccato che non leggi più i poeti.. comincia con "le" Poeta.

sburk said...

hai ragione