29.3.12

Hans Hofmann

che dipinge sulle dune.

Era venuto negli Stati Uniti nel 1932, a cinquant'anni, e aprì una scuola di pittura a Provincetown. Nessuno degli artisti americani poi diventati famosi la frequentarono, anche perché secondo il critico Rosenberg, Hofmann era troppo legato alle correnti artistiche europee del primo novecento (cubismo, fauvismo, espressionismo, futurismo, Kandinsky, Klee, Cezanne, etc) mentre l'ambiente artistico statunitense tendeva verso qualcosa di totalmente nuovo; ma grazie alla sua scuola, sempre secondo Rosenberg, negli Stati Uniti si venne a conoscenza di tutte queste fondamentali correnti europee contribuendo ad una rivoluzione del gusto americano.

Rosenberg lo descrive così:
Un uomo grande e grosso, generoso, che non respingeva mai nessuno - a volte metà della scuola era pagata con borse di studio - che non odiava o disprezzava, che non cercava vendette. Se l'arte era un riflesso dello spirito, nel suo caso era uno spirito giocondo e espansivo, infinitamente vitale, erotico, disciplinato. autoindulgente, semplice, fanciullesco: come se Dionisio avesse deciso di calarsi nel suo sistema di idee.
La foto sembra rappresentarlo perfettamente.

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