18.4.11

Hamlice


La Compagnia della Fortezza è sempre la Compagnia della Fortezza.
Hamlice, ovvero Amleto e Alice (non i pidocchi del prosciutto come a qualcuno è venuto in mente).
Alice è proprio lei col suo bel vestitino e la faccia curiosa che sgambetta in scena, insieme a un coniglio; si capiva dalle orecchie lunghe lunghe. C'era anche Shakespeare in scena, ma non eravamo così tanto sicuri. La moglie di Shakespeare per caso si chiamava Kate? Questo potrebbe aiutarci a capirlo. Sicuramente c'era la sua scrittura in scena, era sui muri, sui vestiti, in mezzo al pubblico, cadeva dall'alto in forma di lettere di polisterolo che qualcuno ha cercato di portarsi via, nascondendole sotto il cappotto.
Ci sono anche Rozencrants e Guildenstern e un teatrino dove va in scena altro.
Nel teatrino c'è anche un cantante che canta un po' come una cantante di opera lirica, un po' come Antony and the Johnsons con una gabbia con uccello per copricapo.
C'è il re Claudio e la regina Gertrude seduti sui troni bianchi bianchi freddi freddi.
C'è un napoletano che parla da un palchetto, e non ho capito niente ma ho riso per tutto il tempo.
C'è musica da discoteca, luci proboscopiche e balli scatenati.
C'è un pianista, che suona anche la chitarra.
C'è chi cerca di sedurti.
Ci sono tacchi alti, guepière, paillettes, trucco pesante, parucche da Luigi XIV e danze rinascimentali.
C'è che il palco è troppo piccolo e si preferisce scendere in platea.
C'è un sottotitolo: saggio sulla fine della civiltà. Ma io di solito non ci capisco niente nella maggior parte degli spettacoli della Compagnia della Fortezza, ma il mio inconscio evidentemente apprezza: mi piacciono sempre molto.

La foto viene da un account flickr insieme ad altre foto fatte durante la rappresentazione in carcere durante il Festival di Volterra, che è tutto un altro spettacolo. Io lo spettacolo l'ho visto al Politeama di Viareggio qualche settimana fa.

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