Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo appuntito di selci taglienti. (Robert Louis Stevenson)
2.7.10
I 400 colpi
E' del 1959.
E' di François Truffaut.
Insieme con A bout de souffle (Fino all'ultimo resipiro) di Godard, marca l'inizio della Nouvelle Vague francese.
La donna che esce a cercare il cane è Jeanne Moreau.
Truffaut nei titoli ringrazia l'attrice, che con lui girerà Jules et Jim e La sposa in nero.
Il bambino è Jean-Pierre Léaud, che con lui girerà molti altri film interpretando ancora Antoine Doinel, personaggio alter ego di Truffaut, ma anche altri personaggi come in Le inglesi e il continente ed Effetto notte.
Pare che i 400 colpi in francese voglia dire fare il diavolo a quattro, nel caso qualcusno se lo chiedesse come ho fatto io.
Ho pensato che Federico Fellini nel suo Amarcord si fosse ispirato alle immagini della classe di bambini e delle marachelle che combinano. Me lo ha molro ricordato.
Il film è bello tutto secondo me, Truffaut ha una leggerezza unica.
Ma alcune sequenze rimangono impresse più di altre.
Una è il dialogo con la psicologa.
L'altro è tutta la corsa finale fino allo sguardo in camera.
Emozionante.
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