1.2.10

Ancora Salinger, non sarà mai abbastanza


Non mi importa se non ha più pubblicato nulla, se era antipatico, se se la tirava, se trattava male la gente, se era egoista. Non mi importa se non ha scritto più niente, se ha bruciato ogni parola che in quei boh non li ho contati 40 anni di reclusione magari ha scritto. Non mi importa. Il Giovane Holden (The catcher in the rye, è il titolo originale) è uno dei miei libri preferiti. Sta proprio in cima alla lista. E uno dei due libri che volontariamente ho letto più volte.
Sul New York Times c'è una mappa interattiva di Manhattan con tutti i luoghi dove il protagonista del romanzo di Salinger, Holden Caulfield, va e le citazioni (in inglese) tratte dallo stesso.

La foto del laghetto di Central Park d'inverno che chissà dove sono andate le anatre è di William Flannery.

3 comments:

enzo said...

Non sono un divoratore di pagine, ricordo invece di aver letto Il giovane Holden quasi d'un fiato.
Anzi, dovrei rileggermelo, è uno di quei libri che fanno bene.

PJ said...

Bella la mappa!

Sburk said...

Lo penso anch'io che è un libro che fa bene e presto lo rileggerò