6.5.09

Allora vuol dire che non mi ami abbastanza

Questo blog aveva deciso di ignorare la vicenda personale del presdelcons degli italiani che l'hanno votato. Secondo questo blog, il presdelcons degli italiani che l'hanno votato, fa già parlare troppo di sé inutilmente (oddio, magari fosse inutilmente). A questo blog della sua vita privata gli importa una ... .
Poi però stamani alla radio ho sentito la lettura dell'intervista a quel simpaticone di Baget Bozzo e non ho resistito. L'intervista è sul giornale Libero e si intitola "Veronica non l'ha amato abbastanza". (Basterebbe il titolo.)Per leggere tutto l'articolo mi dovrei iscrivere al sito on line di Libero, e non ce la posso fare, e quindi incollo qua sotto stralci trovati qua e là.

"Quello di Avvenire è un editoriale molto imbarazzato, episcopale, critica tutti e due, dà un colpo al cerchio e uno alla botte, non si sbilancia più di tanto e sorvola sull’accusa più grave fatta a Berlusconi, quella di lolitismo». Don Gianni Baget Bozzo è un prete intelligente. Che sa come vanno le cose del mondo. Della vita. Specie nella vita pubblica. E nei meandri del potere. Sa benissimo come funzionano le corti e le sue cortigiane. E sa che spesso la donna di un uomo potente, se tale vuole essere, deve accettare di ingoiare alcuni rospi. Quindi non si scandalizza più di tanto se un premier ama circondarsi di belle ragazze. E non concorda con le critiche che ieri il quotidiano dei vescovi ha riservato a Silvio Berlusconi in prima pagina, con un articolo in cui si chiede maggiore sobrietà al Cavaliere e si legge che «la stoffa di un leader, il suo stile e i suoi valori non sono indifferenti». Allora, don Gianni, nessuno scandalo? «Guardi, qui l’unica cosa grave era l’ipotesi che il premier andasse con le minorenni. Ma la cosa è stata ampiamente smentita dai fatti: prima da palazzo Chigi e poi dalla famiglia della ragazzina napoletana. Resta solo un presidente del consiglio un po’ libertino, che preferisce fare una noiosa campagna elettorale per le Europee insieme a dieci belle ragazze invece che a..."

"Mi dispiace per Berlusconi, che ha fiducia in sua moglie. Fiducia che è stata disattesa e quindi ne soffrirà. Mi dispiace per lui perché si è fidato di una persona che non lo ha amato abbastanza. D'altronde per arrivare fino a questo punto...". Don Gianni Baget Bozzo, fra i fondatori di Forza Italia e amico personale del presidente del Consiglio, commenta così al quotidiano online Affaritaliani.it la separazione tra il premier e Veronica Lario. "Berlusconi faceva del suo meglio ed era impegnato in una grande opera e quindi se la moglie l'avesse amato avrebbe amato anche la sua opera. Evidentemente non è stato così, perché le due cose coincidono", dice Baget Bozzo. Ripercussioni elettorali? "Direi di no. Le questioni sentimentali non hanno tanto peso sul piano politico, gli italiani distinguono facilmente tra fatto pubblico e fatto sentimentale. Non credo proprio che ci saranno ripercussioni politiche -conclude- nemmeno nei sondaggi".

Che dire.

2 comments:

Ilgeko said...

dire tipo vfncl?

bart said...

per mandare a fanculo bagetbozzo oramai e tardi,
comunque un'ultima intervista per rassicurarci del fatto che vivremo bene anche in sua assenza