24.11.08

Andrew Zuckerman

L'aggettivo minimalista ben si adattava alla sala d'aspetto. Rispecchiava bene anche il gusto del fotografo, il cui studio si trovava proprio dietro una porta a vetri opaca grigia con due strisce bianche all'altezza della maniglia. Pavimento bianco lucido immacolato. Poltrone basse quadrate a tinta unita di velluto nei colori grigio, ocra, mattone, azzurro. Una piccola libreria in metallo con libri d'arte varia a disposizione degli ospiti in attesa. Nessuna pianta, ma un piccolo frigo con a disposizione solo acqua naturale e frizzante. Sulle pareti grandi fotografie incorniciate, ma nessuna sua. Sottofondo musicale: Jon Brion.
Accanto alla porta a vetri, dietro una piccola scrivania in metallo dello stesso stile della libreria, sedeva una giovane donna che smistava gli appuntamenti, rispondeva al telefono e batteva sulla tastiera di un piccolo laptop.
Lei era la prima tra tutti gli ospiti della sala d'attesa dello studio fotografico di Andrew Zuckerman a uscire da quello schema preciso e prevedibile. Non era alta e magra, non portava occhiali con la montatura nera leggermente calati sul naso, i suoi capelli non erano raccolti in un perfetto chignon, non indossava larghi pantaloni in morbida lana grigia e maglia viola dalle linee asimetriche. L'assistente del fotografo era di altezza media, corporatura normale, una come me o te insomma. Quel giorno si era vestita esattamente come il giorno prima, più o meno. Ed anche gli ospiti, seduti nelle poltroncine grige, ocra, mattone e azzurre, e tutti gli altri in piedi o sistemati per terra - quel giorno erano veramente tanti - si capiva al volo che davanti allo specchio, davanti all'armadio, non c'avevano passato neanche mezzo secondo. Tuttalpiù qualcuno di loro s'era dato una spazzolata. Altri continuavano a sistemarsi per ingannare l'attesa.
Erano lì, tutti pronti e entusiasti di partecipare nel nuovo progetto di Andrew Zuckerman: Creature.
Solo l'armadillo era poco convinto, e nessuno infatti sarebbe riuscito a convincerlo.

Una trentina degli scatti di Creature è in mostra fino all'otto dicembre all'interno della manifestazione lucchese LuccaDigitalPhotoFestival e se volete un'anticipazione la potete trovare sul sito di Andrew Zuckerman (cliccare su work, photgraphs e poi creatures), ma non è proprio la stessa cosa.
Lo studio di Andrew Zuckerman. Perché lo so che pensate che mi sia inventata tutto.

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