23.1.08

Quando uno è simpatico

Vado alle poste per spedire un telegramma per il mio capo. Facciamo finta che il mio capo si chiami Carrannini. Riempio il modulo poi torno dall'impiegata per chiederle cosa devo scrivere sotto 'firma' visto che io chiaramente non sono il Carrannini.
L'impiegata delle poste è una tipa tutta gentile e ridanciana. Giuro. Mi dice di scriverci il nome del mittente, Carrarini. Ecco, sì, dice male il nome, ma nel modulo io l'ho scritto bene, non vedo motivo di correggerla, può risultare antipatico, tanto lei copierà dal modulo.
L'impiegata delle poste copia il modulo.
Poi me lo fa rileggere per vedere se è corretto.
Io il testo del telegramma non lo sto neanche a rileggere, vado dritta dritta a controllare il cognome.
Infatti, c'è scritto Carrarini.
C'era solo da copiare, ma può succedere.
Gentilmente glielo faccio notare.
Risate, battute su battute, e l'impiegata simpatica fa le dovute correzioni. Ristampa il foglio e me lo dà di nuovo per controllarlo.
Carranini.
Manca un 'n'.
C'era solo da copiare
Tanto lo sapevo.
Peccato che non sei antipatica.
- Vabbbenisssssimo. Grazie. Quant'è?

1 comment:

Anonymous said...

hai fatto bene. c'è n'è pòa di gente simpatìa. va preservata come i panda. (eppoi magari il tuo capo non lo è, simpatìo, allora, così impara)