12.11.07

Certi film


Sabato vedo questo film: Giardini in autunno di Otar Iosseliani.
Vi racconto come è andata.
Sabato ero, diciamo, inversa. Capita no? Non hai voglia di vedere nessuno, di parlare con nessuno, di sforzarti a essere simpatica etc etc, però non hai voglia neanche di stare da sola, altrimenti finisci che peggiori la situazione, allora trovi 2 inversi come te (oh che bella combriccola!), che tanto di questi tempi si trovano sempre, e siccome vuoi reagire perché non è che ci godi a stare inversa, e neanche i tuoi amici, decidi di prendere una commedia. Facciamoci 2 risate. O bevi, ma poi il giorno dopo stai peggio, oppure ti guardi una commedia.

Io ho scelto di vivere, ho scelto una commedia.
O così c'era scritto sul risvolto del dvd.
Era classificato come commedia, e c'era scritta una cosa tipo ministro all'apice della sua carriera, rimane improvvisamente senza carica né lavoro; ma questo gli riserva delle inaspettate sorprese.

Eravamo in tre a vedere questo film. L'amante di commedie francesi si è addormentata dopo 5 minuti. Io, che non ho particolari sentimenti verso le commedie francesi, e quello che delle commedie francesi ne farebbe anche a meno, ce lo siamo visti ligi ligi fino alla fine. Lui l'ha classificato come brutto. Io, non so.
Certo però durava 2 ore; durante l'ultima mezzora eravamo tutte e due in ginocchio di fronte allo schermo pregando che finisse, perché non essendoci proprio una storia era difficile capire quando potesse finire, l'unica era pregare.

Però, ecco, alla fine, devo dire, e non so spiegarmene il perché, devo dire insomma, che mi è piaciuto. E' un film dove non succede niente, o meglio succedono cose che però non sembrano avere senso, che non si collegano l'una all'altra, però il protagonista è simpatico, e lo sono anche tutti gli altri strampalati personaggi, in cima a tutti la madre-Michel Piccoli, è pieno di animali insoliti, e comunque è ben fatto.
Ma tutto rimane inconcludente, e forse è questo il senso del film: viva l'inconcludenza. Forse è per questo che se non posso dire che mi sia proprio piaciuto, soprattutto perché ho fatto una certa fatica a guardarlo, questa specie di inno all'inconcludenza me lo rende simpatico, sento di volergli bene a Giardini in autunno.

In una recensione entusiastica ho trovato questa frase riferita al film "La vita è sempre possibile quando si ha a disposizione qualcosa da bere".

2 comments:

Anonymous said...

ma l'importante è non pensare troppo al bere quando si fa un film, e tantomeno credere che tutte le cose che ci sono parse interessanti da morire quando eravamo ubriachi, lo siano in realtà.
Iosseliani è un georgiano gonfio

Anonymous said...

Bel commento. Lo dichiaro commento dell'anno. Complimenti vivissimi.