14.6.07

Critical Mass

Da queste parti se non leghi la tua bici a un palo, il giorno dopo ce ne trovi trenta, e potrebbe andare anche bene ma io non saprei dove metterle. Oppure, se non la leghi ad un palo e non hai un garage perché abiti in centro e in centro i garage non ci sono, poi a me manca una camera da letto, e se c'avessi il garage ci farei la camera da letto, dicevo, se non la leghi al palo la bici la devi portare su in casa. Ora, io abito al primo piano, quindi si può anche fare, anche se la mia bici è di quelle vecchie, con i freni a bacchetta, bellissima ma anche un po' pesante. Quindi: io la lego al palo. Facile. Per niente.
Io abito in un palazzo che è quasi una casa torre, quattro appartamenti uno sopra l'altro. Qualche numero:

Bicilette per appartamento: due.
due x quattro = otto

Pali davanti casa a cui legare la bicicletta: due

Spazio muro davanti casa a cui appoggiare le biciclette: tre metri.

Primo problema. I nostri vicini di casa sulla sinistra non vogliono che tu appoggi la biciletta al muro della loro casa. Mi sono informata da un avvocato e effettivamente è proprietà privata il muro (il marciapiede no). Se appoggi la bici sul loro muro, loro, due personcine sulla sessantina, con figli grandi, lui preside di scuola (...) in pensione, che usano un vecchio permesso di parcheggio per handiccapati risalente a qualche anno fa quando era viva la mamma di lui, insomma queste due simpatiche personcine che sono i miei vicini, te la prendono a calci la bici fino a quando non l'hanno spostata dal loro davanti di casa. A me una volta hanno rotto il fanalino di coda. Quelli che abitavano sopra di me un'altra volta li hanno beccati che tagliavano la catena di una loro bici con le tronchesi e li hanno denunciati. Hanno fatto bene.
A destra c'è un garage, incredibile ma vero, il garage in centro, quindi le bici non le puoi mettere lì. Insomma: otto bici accattastate una sull'altra in tre metri. Non è vero, esistono soluzioni alternative.
Tra cui (1) la rastrelliera per bici messa dal comune che però è sempre piena, e (2) la caccia ai pali liberi nella via.
Ah! Bisogna fare comunque attenzione al tipo di palo a cui la leghi. Per esempio io la legavo al tubo di scolo dell'acqua dal tetto. Una notte, non riuscivo a dormire, sento armeggiare sotto casa, mi affaccio, e becco due creativi giovincelli che erano riusciti a togliere un anello che bloccava il tubo al muro, stavano cercando di togliere l'anello più in basso, per sfilare la mia bici da sotto. Quando gli ho chiesto cosa stavano facendo, loro hanno risposto niente, io gli ho detto lo vedo.

Insomma, negli ultimi giorni, siccome i 2 pali davanti casa, di cui uno neanche troppo sicuro, erano sempre già presi da altre biciclette, ho cominciato a legare la bici ad un palo sul marciapiede opposto. Peccato che non ho notato che accanto al palo c'era lo sportellino dietro il quale sta il contatore dell'acqua del palazzo. E' risaputo che il contatore dell'acqua deve avere sempre una via di fuga libera, ci fosse un incendio anche lui ha diritto di mettersi in salvo. Anche se, non è che avevo legato la mia bici con ventiquattro catene ai ventiquattro pali tutto intorno allo sportellino del contatore dell'acqua. Poi la mia catena è parecchio lunga, basta spostare la bici, e il contattore dell'acqua ha un'eccellente via di fuga.
Ma si sa durante un incendio si va nel panico, meglio non avere nessun tipo di ingombri. Fatto sta che ieri quando torno a casa e vado per legare la mia bici al suddetto palo trovo il seguente cartello appiccicato allo sportellino: Se trovo di nuovo la bici legata davanti al contatore dell'acqua taglio la catena. Era anche firmato: Claudio. Io che mi porto sempre dietro un pennarello ho tenuto a sottolineare a Claudio il suo alto grado di civiltà.

1 comment:

Anonymous said...

voglio sapere che gli hai scrittooooooooooooooooooo!!!!!!!