6.6.06

Dice Carlo Fruttero

su La Stampa di oggi:

IL WEB SAPERE? IO PREFERISCO L'IMPRECISIONE

Si sappia dunque che rabbrividisco (peggio: che mi si gela il sangue nelle vene) all’idea che i pensierini qui da me racimolati possano anch’essi finire dentro la suprema enciclopedia di tutto lo scibile umano. Ci sarà chi li approva, altri forse li contesteranno: tutti dentro anche loro, senza scampo. È il trionfo totale dell’Irrilevante, se - come sostengono diverse religioni, non pochi eminenti astrofisici, matematici, guru e visionari - il tronfio Tutto coincide alla fine con l’inconcepibile Nulla.


Immediato, automatico l’allacciamento a Borges e alla sua biblioteca di Babele, un racconto che più di sessant’anni fa, prima di Internet e click connessi, prefigurava la vertiginosa vanità del nostro cosiddetto «sapere». Ma il poeta argentino ancora scherzava, portava ironicamente alle conseguenze estreme il progetto enciclopedico nato in Francia in era illuminista e osteggiato accanitamente da personaggi che fino a ieri ci apparivano come biechi oscurantisti.

Oggi la parte dell’oscurantista (comunque impotente) tocca a me, che sapevo di sapere poche cose e anche quelle malamente. Chi era Jack Smith, the whispering baritone (baritono sussurrante), cantante inglese degli anni Trenta? L’enciclopedia assoluta me lo direbbe in un istante, date, carriera, successi, decadenza. Ma io preferisco non saperlo, preferisco la vaghezza della mia memoria, una coppia di amici arrivati da Parigi, un vecchio disco ascoltato in una casa di montagna mezzo secolo fa, la neve alta un metro, una bottiglia di Chablis, lo scoppiettio del caminetto, l’esile voce. Che altro mi serve? La precisione informatica spolpa i ricordi, li trasforma in ossario universale.

Un altro grande poeta, Montale, diceva che sarebbe servita un’università dove si insegnasse a disimparare, troppo affollata, troppo rigurgitante parendogli ormai la nostra povera testa; e sembrava solo una battuta un po’ acida, allora. Sussurra in penombra lontano da Internet la tua canzoncina, Jack Smith, impreciso baritono.

2 comments:

Anonymous said...

elapeppa, quanta poesia! ma cosa volevo dirti già??

Anonymous said...

la prima cosa che ho fatto è stato controllare su google se era Fruttero di Fruttero e Lucentini. la seconda ricordare cosa mi era piaciuto de "La donna della domenica". la terza pensare che le due cose non cozzano, e che non sono d'accordo con lui.