30.4.06

Puli puli pu fa il tacchino

Quest'anno corre il trecentenario della nascita di Benjamin Franklin, quello della dichiarazione d'indipendenza, del parafulmine, ma anche del catetere, delle pinne, delle lenti bifocali, e, notizia recentemente riportata dal Times di Londra, del quadrato magico, in pratica un precursore dell'attuale sudoku. S'è dato da fare, come dire.
Tra l'altro, scopro che lo stesso Franklin a suo tempo si era dichiarato contrario sulla scelta dell'aquila come simbolo dell'America, e lo spiega in una lettera alla figlia:
"For my own part I wish the Eagle had not been chosen the representative of our country. He is a bird of bad moral character. He does not get his Living honestly. You may have seen him perched on some dead tree near the river, where, too lazy to fish for himself, he watches the labor of the Fishing Hawk; and when that diligent Bird has at length taken a fish, and is bearing it to his nest for the support of his mate and young ones, the Eagle pursues him and takes it from him. With all this injustice, he is never in good case but like those among men who live by sharping and robbing he is generally poor and often very lousy. Besides he is a rank coward: The little King Bird not bigger than a Sparrow attacks him boldly and drives him out of the district."
La sua proposta sarebbe caduta piuttosto sul....tacchino, perchè a suo parere uccello assai più rispettabile e coraggioso, nonostante un po' stupido. Al di là degli ovvi problemi che sarebbero sorti a tavola alla prima festa del ringraziamento, leggendo cosa ne pensasse Franklin dell'aquila, forse in fondo è stata la scelta migliore.

3 comments:

Anonymous said...

qua qua ra qua fa l''ochetta.. e l'aquila è perfetta!

Anonymous said...

chissà se le cose sarebbero andate diversamente se gli americani invece di aquile si fossero sentiti tacchini

Anonymous said...

Io direi che la razza animale, in generale, si possa ritenere offesa. manco il verme vuole essere scelto per rappresentarli, dice "io sono utile, lavoro un casino, non rompo le balle a nessuno e sopratutto non racconto palle per appropriarmi della roba altrui". l'aquila ribatte "neanche io racconto palle".