11.11.19

Parasite



Poi vai a vedere Parasite, ci vai da sola perché dopo un po' ti stufi di chiedere agli amici di venirlo a vedere, lo vedi in lingua originale perché si sa è sempre meglio anche quando la lingua originale è il coreano, che è una lingua strana assai, così strana che non riconosci neanche i nomi delle persone, ti fanno compagnia gli studenti del corso di cinema al completo, molti dei quali non hanno neanche la tessera del cinema, vergogna, ma magari sono matricole al primo anno, però sembravano più grandi, e ti rendi conto che questo è il film dell'anno.

La sera stessa quelli di Hollywood Party su Radiotre avevano detto: "grandioso", "il miglior film dell'anno", "vorrete vedere tutta la filmografia di questo regista". La cosa mi aveva preoccupato perché in passato mi avevano convinto ad andare a vedere dei film che non volevo vedere e che poi sarebbe stato meglio non avessi visto. Tipo uno 007.

Parasite è perfetto. E come profetizzato da quelli di Hollywood Party, ho già visto un altro film del regista Bong Joon-ho (Okja del 2017, che sembra un film per bambini ma se non sbaglio è vietato ai minori di 14) e mi appresto a vederne un altro (Snowpiercer, 2013, che credo sia un film di fantascienza). Bong Joon-ho spazia tra i generi. Li trovate su Netflix. Secondo il mio critico di riferimento a cui Parasite è piaciuto immensamente (ma io non lo sapevo prima di andare a vedere il film, non mi faccio influenzare, io) questi due film che in ordine di tempo vengono subito prima di Parasite, non sono allo stesso livello. Parasite fa ridere, è dark, è intelligente, è leggero, c'è dentro Gianni Morandi, è splatter, è brutale, è profondo, è bello.


No comments: