7.3.17

L'età di mezzo di Joyce Carol Oates




4.
È un librone di più di 500 pagine che inizia con la morte accidentale di tal Adam Berendt, uno scultore che viveva in un paesello residenziale a un'oretta di treno da New York City. Adam Berendt era molto amato dalla comunità di amici del paesello, soprattutto dalle donne, e la sua scomparsa provocherà reazioni inaspettate tra i suoi amici.

Joyce Carol Oates è una delle scrittrici americane contemporanee più prolifiche e famose. Scrive anche spesso sul New Yorker, È il primo romanzo suo che leggo e credo di averla scelta perché mi piace il suono del suo nome; forse anche perché si chiama come mia madre.

L'età di mezzo non è il capolavoro che ti folgora - del resto di quelli ce ne sono pochi. Ma le sue 560 pagine scorrono via facili facili; i percorsi di vita di ogni amico del defunto si leggono con curiosità e divertimento (i cambiamenti sono alquanto stravaganti, chi più chi meno). Il romanzo mette in scena la crisi di mezza età, sia femminile che maschile, quando chiaramente la giovinezza ormai è andata insieme alle aspettative, e ciascuno cerca di crearsi delle nuove identità, dei nuovi motivi per stare su questa terra. Poi io personalmente non mi identifico in nessuno dei vari personaggi dall'età di mezzo (cioè intorno alla cinquantina), semplicemente perché non sono americana, non sono ricca, non sono sposata da una vita con figli al college, non vivo nella suburbia newyorkese.

No comments: