Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo appuntito di selci taglienti. (Robert Louis Stevenson)
8.12.09
Essedice
I personaggi ci sono tutti.
Gipi prima di tutti, protagonista della maggior parte delle sue storie a fumetti, e poi gli altri: Esse, che è suo padre, Gianni, che è Gipi da piccolo, la mamma, la zia, lo zio Piero e il soldato durante la guerra con la testa grossa tutta nera.
Gipi è Gipi.
Tutti gli altri portano la maschera.
Accade al Teatro Sant'Andrea di Pisa, che è stracolmo e ci fa caldo.
La compagnia che insieme a Gipi lo ha pensato, scritto e presentato al pubblico è quella dei Sacchi di Sabbia.
La scena è vuota. Forse come la pagina bianca. Forse perché così le maschere colorate risaltono di più in mezzo a tutto quel nero.
Gipi è Gipi, e come sempre racconta la sua storia. Personale. Intima. Ricorda Esse, le cose che gli diceva, non si addestrano i polpi, i cani da caccia si addestrano, le cose che raccontava, i ricordi di guerra, lo ricorda giovane e lo ricorda vecchio, quasi cieco ma che si ostina a guidare, nel portafoglio aveva la patente di guida accanto alla tessera dell'Unione Ciechi.
E nel momento più intimo, con le luci abbassate, le voci abbassate (troppo), in cui padre e figlio seduti in auto ricordano il giorno in cui Esse se ne andò, a me, beh, mi viene un bell'attacco di tosse.
Colpa del troppo caldo.
E mi sforzo a non tossire.
Mi sforzo tantissimo.
E nello sforzo per non tossire mi escono lacrime dagli occhi.
E quindi sono lì che piango e tiro su col naso.
Commossa.
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6 comments:
anchio
L'apostrofo?
E poi uffa gli anonimi
"bel attacco" è un insulto alla lingua italiana.
Ma la foto dov'è? (io non sono anonimo, e ho anche l'apostrofo... :-)
Boh, la foto va e viene. Ora c'è senza che io abbia fatto nulla.
Oh Pierino, si vede che non mi conosci. Di solito mi dimentico le 'h', oppure sbaglio le 's' con le'z', questa volta è toccato all'apostrofo. E non è stata neanche distrazione, ho fatto tutto un ragionamento sul fatto che era maschile.
Ma sbagliavo.
Va be'!
Grazie.
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