Severgnini mi ha risposto. A parte l'equivoco sul dove vivo, che forse ha originato anche il tono paternalista e navigato ("mi creda"? "capite"?), l'unico punto su cui mi trova d'accordo è che spesso le proteste, come le definisce lui, sono limitate all'ambiente privato. Per il resto io non mi sento assolutamente fregata, semplicemente non mi riconosco in certi modelli.
Cara Francesca, lei vive a Seattle (immagino), dove certe cose non passerebbero. Mi creda: in Italia passano, e le donne non protestano.
Rassegnate, stanche, disilluse, sagge, ciniche, impotenti, impegnate in cose più importanti? Non so: però le donne italiane, salvo eccezioni (private), non protestano. La Signorina Seminuda è ormai un'icona italiana. Poi diventate donne e signore, allora capite: ci hanno fregato!
Saluti, a presto. Mi è piaciuto, quel pomeriggio alla Elliott Bay Book Co.
bsev
Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo appuntito di selci taglienti. (Robert Louis Stevenson)
14.2.07
O Beppe/2
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3 comments:
Mi verrebbe da rispondergli con una frase che quando la dicono a me mi fa imbestialire: Ma che donne hai frequentato, Beppe?
e soprattutto: cosa è successo quel pomeriggio?
@ s: mi creda, ben poco.
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