30.1.15

Vélo



Gigantesca mostra su Henri Cartier-Bresson a Roma conclusasi domenica scorsa.
Che uno dice: l'ho già vista.
No invece.
A Roma, sotto l'Ara Pacis c'erano foto mai viste, foto piccoline delle sue prime foto in Africa, di quando era fissato con le foto dall'alto; foto del suo periodo surrealista; foto di nudi; foto a colori; i suoi quadri e i suoi disegni: foto di orizzonti storti e piedi tagliati.
E foto di ciclisti!

28.1.15

Il Regno d'inverno


Vinse l'ultimo Cannes, ricordate?
Osannato da tutta la critica.
Dura tre ore e non trovai nessuno che voleva venire al cinema con me.
Il regista, Nuri Bilge Ceylan, turco, è lo stesso di Uzak e C'era una volta in Anatolia.
C'era una volta in Anatolia è uno dei primi film che ho recensito per paginaQ: molto molto bello.
Uzak, me lo ricordo ancora, lo vidi un po' di anni fa con exco (diventato molto coinqui ultimamente) quando era ancora liceale e avevamo l'abitudine pizza+film tutti i venerdì. Lo guardò tutto, in silenzio, anche i titoli di coda, poi mi disse: la prossima volta un film dove parlano per favore.
Ai tempi di Uzak, Ceylan me lo declamavano come l'Antonioni turco.
Per Il Regno d'Inverno ho sentito citare Ingmar Bergman e anche Checov. Robona insomma. Exco/coinqui secondo me questa volta avrebbe detto: la prossima volta un film dove parlano meno delle loro turbe esistenziali.
Resta il fatto, come per tutti i film di Ceylan, che c'è una fotografia bellissima, che mi fanno venire una gran voglia di visitare la Turchia, e in questo caso la Cappadocia. Una meraviglia.

Il Regno d'Inverno l'ho visto in streaming gratis su mymovies, che ha appunto questo servizio, mymovieslive, diciamo su appuntamento, e ti devi prenotare (se paghi, molto poco, allora ci sono film anche on demand e lo puoi vedere quando vuoi). La scelta di film non è ampia ma molto interessante. Lo streaming funziona. Mi si è bloccato una sola volta, ma è bastato rifarlo ripartire e andare al punto dove era arrivata. Mi sono già prenotata per Black Coal Thin Ice (una giallo cinese) e Miss Violence (un film greco che volevo vedere da un po'): siccome ci avviciniamo al Festival di Berlino stanno facendo vedere gli ultimi film che hanno vinto.
Insomma, mi sembra una bella iniziativa.

19.1.15

Berlino - La torre della televisione





Si trova in Alexander Platz, quindi in quella che era la parte est della città. Fu costruita tra il 1966 e il 1969 anche per dimostrare la potenza della Germania dell'Est. E' l'antenna televisiva più alta d'Europa dopo quella di Mosca. E' un punto di riferimento, la si può intravedere spesso camminando per le strade della città.
L'ultimo giorno c'era il sole.

18.1.15

Berlino in bianco e nero ma soprattutto grigio




Memoriale della Shoah (Peter Eisenman)
Mitte (Berlino)

In realtà non si può correre saltando da una stele all'altra, e abbiamo assistito a un guardiano che rincorreva qualcuno che lo faceva ma che poi è sparito nei meandri delle stradine formate dalle stele. Le stele sono di varie altezze, da 0,2 a 4 metri, e sono 2711. L'intenzione di Eisenman pare fosse di creare un sistema ordinato che però fagocitasse il visitatore che quando si addentra verso il centro dove le stele raggiungono i quattro metri di altezza perde il senso di contatto con la realtà e si sente solo.

Notevole monumento, l'abbiamo visitato sia di notte che di giorno. A me ha anche ricordato il Cretto di Burri in Sicilia in ricordo del terremoto che rase al suolo Gibellina.


16.1.15

Educazione Siberiana


Non certo un capolavoro. Ma basta essere sempre criticoni (certo anche il buonismo non fa bene). E' un film, solo un film. Per paginaQ.

14.1.15

Fargo



Come non riguardarlo per PaginaQ.

12.1.15

Parigi


Mario Dondero, 2011

7.1.15

Gone girl



Ogni tanto, per fortuna e non abbastanza spesso, mi stufo di guardare le serie TV e allora finalmente guardo un film. Ma se deve essere un film al posto di 3 puntate di una serie TV allora mi ci vuole un film poco impegnativo che però mi tenga incollata allo schermo. Come ad esempio un bel thriller; anche un buon James Bond potrebbe andare bene oppure un Hunger Games (il primo ad esempio in una giornata non-serieTV me lo sono visto).
Dato che in giro se ne era molto parlato ho scelto Gone Girl.

Mica male.
Ma per niente per niente.

Sarà che non avendo la televisione non vedo i trailer quindi sapevo solo che si trattava di una tizia che era sparita, forse rapita, e quindi su di me i colpi di scena funzionavano alla grande.
Gone Girl non è di un regista qualsiasi, è di David Fincher, quello di Seven, di Fight Club, di Zodiac (ma anche di The Social Network e Il Curioso Caso di Benjamin Button), di uno che insomma i thriller li pratica spesso e li sa fare.
C'è Ben Affleck, lo so, e la sua unica espressione facciale, lo so, che però nella parte del marito un po' babbeo ci sta benissimo. E c'è Rosamund Pike, attrice inglese forse finora poco nota (io l'avevo vista in We want sex) che invece sembra fatta a posta per la parte.
Ci sono alcune scene che forse sono un po' eccessive, soprattutto verso la fine diventa troppo splatter (peccato), però per il resto l'intreccio funziona.

Se ne è fatto un gran parlare perché pare che la figura femminile, Amy, ne esca fuori proprio male; si è detto che la figura femminile sia un concentrato di stereotipi maschilisti; e, peggio ancora, si dice da tempo che David Fincher sia un misogino, che è assai peggio di un maschilista, e che nei suoi film le figure femminili sono sempre pessime.

Non so. Forse sì, ma penso anche due cose: (1) Amy non è proprio un personaggio che brilla per equilibrio mentale diciamo, quindi non può essere presa a rappresentanza del genere femminile; e (2) a un certo punto, per giustificarsi, Amy dice proprio che gli uomini si aspettano che le loro mogli siano 'cool', sempre sorridenti insomma, sempre a gratificare il loro marito insomma, etc etc, Amy dice che ai mariti non interessa troppo chi siano davvero le loro mogli.

Quindi non so se sono d'accordo; ma ci devo pensare meglio. Come dicevo Gone Girl l'ho guardato al posto di tre puntate di serie TV, l'ho guardato senza impegno e un discorso sulla rapprensentazione della donna nei film di David Fincher diventerebbe, appunto, troppo impegnativo.

6.1.15

La Proposta



Uno dei motivi per cui insisto ogni settimana a scrivere di un film per paginaQ è che mi devo sforzare di trovare film possibilmente belli per il tema di turno che ho scelto... e non è facile. Ma certe volte trovo delle belle sorprese. Come La Proposta.
E' un film australiano, che è una argomento a cui sono sempre più affezionata. E' un film che non ricordo proprio di aver mai sentito parlare. Ed è un gran bel film, un gran bel western senza essere americano.
Che è violento l'ho già detto su paginaQ.

5.1.15

Tokyo Godfathers



Nonostante l'argomento, il cinema riserva sempre grandi sorprese. Sul tema natale il penultimo film per paginaQ è stato un cartone animato giapponese. Non certo un capolavoro di Miyazaki, ma comunque un film da vedere. Ora lo so che qui su A/R sono un po' in ritardo e il natale è passato, ma c'è ancora la befana.