4.10.12

Sicilia - Mazara del Vallo

Il problema della pellicola (ma anche proprio il suo bello) è che prima di vedere le foto passa un sacco di tempo. Soprattutto per quelle in bianco e nero che sviluppo più o meno da sola. Il problema in realtà è solo per il blog, che non viene aggiornato. Fortunatamente però il terzo giorno di Sicilia la Olympus (Olly) ha smesso di funzionare, credo per un granello di sabbia, e quindi da Pantelleria in poi foto a colori con usa e getta kodak. Dovrebbero essere pronte oggi.
Però ho capito che una digitale dietro fa sempre comodo.

Mazara è in bianco e nero, quindi ci vuole pazienza. Ma non avendo Olly un flash il Teatro Garibaldi in pellicola proprio non ce l'ho... allora da qui comincio.

Ci sono delle città che mi incuriosiscono per il nome, anche se non ne so niente. Per esempio Sligo in Irlanda, che poi si scoprì non essere niente di speciale. Ecco, Mazara del Vallo mi ha sempre incuriosita e ne vale anche la pena.

Usciti dalla notevole chiesa di Sant'Ignazio (che è scoperchiata quindi in pellicola c'è) un signore in bicicletta tutto vestito di nero ci chiede se siamo italiani e una volta appurata la nostra nazionalità ci consiglia di andare a visitare una cosa che di solito non è segnalata nelle guide, a differenza del museo del satiro - ma tanto il satiro non c'è, è a Londra. Ci consiglia di andare a visitare il Teatro Garibaldi, un teatro piccolo piccolo tutto di legno.

E lì naturalmente andiamo.

Il Teatro Garibaldi di Mazara sembra più piccolo di quello di Buti. Dovrebbero fare un gemellaggio, penso io. La differenza è che quello siciliano è tutto in legno, e tutto decorato con rappresentazioni popolari siciliane. Originariamente si chiamava Teatro Popolare e fu costruito nel 1948 nel giro di tre mesi. Poco, penso io! Il restauro è di pochi anni fa (ed è stato assai più lungo della costruzione) ed il teatro ha ricominciato a ospitare spettacoli solo dal 2010. Ha due ordini di palchetti, un loggione e nessun palco reale, ci fa notare con un certo orgoglio il signore vestito di nero che nel frattempo ci ha raggiunto. Ci fa notare anche alcune parti dell'architettura che provengono da navi, per esempio una trave che era un albero, dato che Mazara è soprattutto città di pescatori.

Infatti avrei voluto volentieri vedere il mercato del pesce di Mazara, ma per quello bisogna andarci presto. La prossima volta.




3 comments:

ico gattai said...
This comment has been removed by the author.
ico gattai said...

pensavo fosse il ridotto del teatro rossi. poi lessi.

sburk said...

ero in vacanza
e poi ci sei te che scrivi 3 post al giorno