27.6.12

Exco e il caldo

L'afa miete la sua prima vittima: l'equilibrio di Exco.

Lunedì a pranzo.
Sburk è appena rientrata dalle vacanze rilassanti siciliane.
Exco: Sto di nuovo pensando di venir via da Padova.
Sburk sinceramente non se lo aspettava proprio. Negli ultimi mesi Exco le aveva dato l'impressione di aver preso la questione universitaria saldamente in mano, sicuramente con delle difficoltà nello studio, ma con la precisa volontà di portarla avanti. Exco si era fatto un ragionato calendario degli esami e la mattina si alzava ad un'ora decente per studiare. Insomma, Sburk aveva l'impressione che Exco ci credesse.

Invece...

Al posto del ragionato calendario degli esami di psicologia, Exco illustra a Sburk un confuso ventaglio di possibilità future. Se l'anno scorso, sempre d'estate - il caldo chiaramente dà alla testa di Exco - le alternative erano due, Padova o Londra, quest'anno c'è da sbizzarrirsi.
- Padova, ci abito e ci studio
- Padova, vengo solo a dare esami
- Londra, lavoro e faccio un corso d'inglese
- Pisa, m'iscrivo a Lingue
- Pisa, m'iscrivo a Discipline dello Spettacolo
- Pisa, faccio un corso professionale, ma cosa?
- Firenze, passaggio di Facoltà a Psicologia

Exco poi parte per Padova per dare un esame, uno di quelli del calendario ragionato.
Exco senza praticamente aver studiato parte per Padova per dare un esame.
L'esame va male, ovviamente. 'Male' e basta c'è scritto nell'sms che Exco invia a Sburk.

Martedì sera il confuso ventaglio di possibilità future si era ridotto a una singola possibilità: smetto di studiare e me no sto qui sdraiato a occhi chiusi.

Crisi dal greco κρίσις, scelta.

16.6.12

Chiuso per ferie

Se vi annoiate, qui.
E quando torno voglio vedere la lezione a casa.

14.6.12

La musica qui oggi


Dudley Benson è neozelandese.
E questo qui è già più che sufficiente.
Dudley Benson è di madre maori e padre pakeha (che in lingua maori vuol dire neozelandese di origine europea, un bianco insomma).
Dudley Benson si ispira soprattutto alla sua terra e alla sua parte maori per i testi e la musica delle sue canzoni. Soprattutto nei suoi ultimi album.
L'album The Awakening invece ricorda molto Sufjan Stevens.
Dudley Benson ha un sito dove si può ascoltare tutta la sua musica qui, album dopo album.

Le soddisfazioni sul lavoro

Al telefono
Sburk: Pronto
Donna: Buongiorno dovrei spedire una email al professore, mi può dare l'indirizzo?
Sburk: Certo. E' il suo cognome, chiocciolina, poi imola firenze como.
Donna: Imola è scritto per intero?
Sburk: No, le stavo facendo lo spelling.

Era tutta una vita che aspettavo questo momento.

12.6.12

Per fortuna c'era una pinhole



La mia prima pinhole.
In realtà è la seconda, la prima è venuta mossa.
La mia prima pinhole da un rullo dove per un errore nello sviluppo non sono riuscita a salvare nient'altro.
Per fortuna c'era la pinhole.
Per fortuna i rulli da 120 fanno 12 scatti e non scannerizzi 36 negativi nella speranza di poter salvare qualcosa.
Per fortuna continuo a dimenticarmi il tappo (ma solo una volta a questo giro) e quindi sono ancora meno i negativi da scannerizzare.


Non ricordo quale grande fotografo disse che le prime 10,000 foto sono da buttare.

La psicologia dei gatti


9.6.12

La Diana a colori


Quest'anno ci sono tantissimi fiori di campo.
Soprattutto papaveri.

8.6.12

Ray Bradbury


Il 5 giugno è morto Ray Bradbury, scrittore americano di romanzi e racconti di fantascienza (e non solo, insiste Bart, anche storie di fantasia un po' come la famiglia Addams, insiste sempre Bart, è importante specificare questo, dice Bart, che ora mi presterà un libro di Bradbury non di fantascienza).
Tendenzialmente non leggo romanzi di fantascienza; infatti ne ho letti pochissimi - ci sto pensando e forse non riesco neanche ad arrivare a tutte le dita di una mano.
Il pollice e l'indice però appartengono a Ray Bradbury con Cronache Marziane e Fahrenheit 451. Li ho letti a dodici anni e non ricordo assolutamente nulla di Cronache Marziane, ma ricordo com'era fatta la mia camera quando lo leggevo; mentre di Fahrenheit 451 mi ricordo qualcosa di più semplicemente perché da adulta ho visto il film di Truffaut.
Mi sono sempre ripromessa di rileggere qualcosa di Ray Bradbury, nonostante appunto non ricordi nulla. A Ray Bradbury sono rimasta affezionata come succede per tante cose dell'infanzia/pre-adolescenza (all'adolescenza non si può assolutamente rimanere affezionati). I romanzi mi furono passati da una mia compagna di classe, e forse rappresentarono le mie prime scelte di lettura indipendenti dai miei genitori: oggi pensando a Ray Bradbury ho concluso che fosse proprio questo il motivo per il mio affetto per questo scrittore di cui in realtà non so nulla - una scelta di gusto indipendente in quanto i miei genitori secondo me non hanno letto neanche una pagina di fantascienza. E pur non sapendo nulla di lui, mi è sempre stato simpatico in automatico.
Con la sua morte, ora, mi è invece capitato di leggere vari articoli su di lui, e ho scoperto che era simpatico veramente, non solo nella mia immaginazione.

Ray Bradbury diceva che se non fosse diventato uno scrittore sarebbe diventato un mago.
Ray Bradbury scriveva tutti i giorni, proprio tutti, sin da piccolo e fino a quando è morto.
Ray Bradbury è stato sposato con la stessa donna per tutta la vita.
Ray Bradbury aveva quattro figlie femmine.
Ray Bradbury ha cominciato ad appassionarsi alla letteratura da giovanissimo e passava ore in biblioteca.
Ray Bradbury non si iscrisse al college, le ore che continuò a passare in biblioteca erano più che sufficienti, se non migliori.
Ray Bradbury ha sempre creduto molto nelle biblioteche e si è prodigato in tutti i modi per farle funzionare.
Ray Bradbury scrisse il suo primo racconto su una macchina da scrivere in affitto in biblioteca a 10 centesimi all'ora.
Ray Bradbury era amico di quello della famiglia Addams.
Ray Bradbury si è rifiutato di pubblicare i suoi libri come e-books, secondo lui oggi la tecnologia è eccessiva. Ha permesso la pubblicazione come e-book solo di Fahrenheit 451 con la condizione che fosse reso scaricabile da tutte le biblioteche.

Il giorno prima di morire il New Yorker ha pubblicato un articolo autobiografico di Bradbury. E' in inglese, è breve, è bello.

5.6.12

Ah viaggiare


Stamani nella posta ho trovato un video di Paolo Rumiz che racconta un oggetto per la trasmissione di Quello che (non) ho di Fazio e Saviano. Penso che Paolo Rumiz venga meglio scritto che visto; e il suo testo sulle scarpe l'ho apprezzato meglio leggendolo che guardandolo.
Paolo Rumiz mi sta molto simpatico. Tutte le estati, nel mese di agosto fa un viaggio e ne scrive su Repubblica. Non l'ho mai seguito assiduamente, non compro Repubblica assiduamente, ho solo letto qualche articolo qua e là: ricordo un viaggio in cinquecento forse in India, un viaggio in treno tra Russia e Europa dell'Est, un viaggio a piedi lungo gli Appennini e l'anno scorso un viaggio ancora in Italia alla ricerca di luoghi dismessi, fabbriche, paesi abbandonati.
E poi questo, che mi sono rimessa a sfogliare stamani: un viaggio in bicicletta da Trieste (dove Rumiz credo abiti) a Istanbul.
Questa frase, nel secondo giorno, mi ha colpito:
E poi è una questione di età. Invecchiando, gli stanziali accumulano. Gli irrequieti, invece, buttano via le zavorre. Come se la vita fosse una mongolfiera.
Ed io sono d'accordo.
Alla fine del terzo giorno invece Altan (un altro dei tre ciclisti) dice:
La bici è una droga, un esaltatore di sapidità. Con lei sono sempre contento, come un bambino. Quando vado e quando mi fermo.
Ed io sono d'accordo.


1.6.12

Piccoli dettagli senza importanza

Se vuoi essere un bravo fotografo, devi averci la barba, e deve essere bianca e ben curata.




Gabriele Basilico, Ferdinando Scianna, Gianni Berengo Gardin










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