27.1.12

Lumiére and Company


Lumière and Company (1995, original title "Lumière et compagnie") was a collaboration between 41 international film directors in which each made a short film using the original Cinématographe camera invented by the Lumière brothers.

Shorts were edited in-camera and abided by three rules:

A short may be no longer than 52 seconds
No synchronized sound
No more than three takes

(via solidair)

26.1.12

Francisco José de Goya y Lucientes

Gatti che litigano 1786-87
Autoritratto con il Dottor Arrieta, 1820
La famiglia dei Duchi Osuna 1887-88
Il cane (Pitture nere dalla Quinta del Sordo 1819-23)
Autoritratto nella bottega 1790-95

Johann Heinrich Fussli - L'incubo


(particolare)

25.1.12

Diana F+ a sfuoco





e fuori quadro.

24.1.12

Sir Antonio Pappano


Già il nome: Sir Pappano. E ti viene già da ridere. E già ti mette di buon uomore.
Già già già.
Sir Antonio Pappano è un direttore d'orchestra, di genitori italiani ma nato e cresciuto in Inghilterra; e attualmente tra le sue varie cariche è Accademico Effetivo dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e ieri sera ha diretto proprio quell'orchestra lì su musiche di Dvorak e Elgar.
Su Radio3 io ho sentito la fine della prima parte, cioè la fine di Dvorak: grandi applausi e abbracci  tra Pappano e il solista Mario Brunello. Poi c'è stato un lungo intervallo durante il quale i conduttori della trasmissione, che si trovano proprio lì al Parco della Musica di Roma, hanno chiacchierato anche del più e del meno e hanno fatto notare che purtroppo tanti spettatori dopo Dvorak se ne erano andati. Dvorak era il pezzo forte; Elgar se lo filano in pochi (io per esempio non lo avevo mai sentito nominare, ma io faccio anche poco testo). Peccato hanno detto. Peccato perché Pappano (ancora non è baronetto, lo diventerà a maggio) avrebbe introdotto e descritto la musica di Elgar che sarebbe andato a dirigere.
E così è stato.
Antonio Pappano ha una bella voce e un lieve accento inglese. Molto lieve. Ha raccontato al pubblico chi era Elgar, ha parlato di motivi ricorrenti e ha chiesto al violino di fare un esempio, infine ha fatto anche un altro di esempio prima di mettersi a dirigere l'orchestra.
E' stato bello. Non so se è una cosa che si fa spesso, se la serie di quei concerti prevede questo aspetto didattico.
E' stato un po' come Pierino e il Lupo (prima che diventasse soprattutto Benigni e Dario Fo, che vanno bene e sono bravissimi, ma finisce che la musica arriva dopo, troppo dopo).
E' stato un po' come quando Radio3 l'ascoltavano i miei genitori (exco dice che Radio3 è una radio per grandi, e si meraviglia quando la trova in onda a casa) e si giocava ad indovinare gli strumenti.

Poi dalle foto e da voci di corridoio pare che Pappano sia uno parecchio pieno di sé; ma ieri sera mi è piaciuto.

23.1.12

Stay home watch a movie

Venerdì

Memento di Christopher Nolan (2000). Con 3 foto polaroid in casa non potevo più esimermi. Sceneggiatura notevole, ma il film non mi ha entusiasmato. Forse c'è la sceneggiatura ma manca tutto il resto, tranne Carrie-Anne Moss. Io non ho capito chi ha ucciso la moglie. Ma si capisce?

Sabato

Macbeth di Polanski (1971). Leggo che un po' si discosta dal testo di Shakespeare, soprattutto per un personaggio, Ross, che infatti non capivo bene chi fosse. Per il resto, è Polanski al suo meglio, è Shakespeare al suo meglio. Anche se mi aspettavo che ci sarebbe stata più interpretazione da parte di Polanski, invece è una lettura molto classica. Ma in fondo, Macbeth va bene così. E' stato il primo film girato da Polanski dopo la strage in cui morì anche la moglie Sharon Tate - guarda caso l'opera forse più violenta di Shakespeare. Fu prodotto da da Hugh Hafner, perché le major si rifiutarono di produrlo, e vedere scritto Playboy nei titoli di testa e di coda fa un certo effetto.

Domenica

Fanny e Alexander di Ingmar Bergman (1982). Mi ha colpito la narrazione, il racconto. Mi hanno colpito le inquadrature, spesso inquadrature di inquadrature, spesso tanti quadri fiamminghi. Mi hanno colpito gli interni, e i tanti personaggi che li abitano. Mi ha colpito la lentezza, finalmente, piacevole. Dura 3 ore, ma quando è finito ne avrei voluto ancora. Bè, bellissimo.

22.1.12

21.1.12

Picnik


Picnik è un programma di fotoritocco online, cioè non si deve scaricare niente sul proprio computer, fai tutto online poi salvi la foto ritoccata dove ti pare. E questo mi piace.
Picnik, almeno nelle sue funzioni essenziali, è gratuito. Anche questo mi piace.
Picnik è facilissimo da usare. Anche questo è comodo.
Picnik è simpatico; che non guasta mai.
Picnik è stato comprato da Google. E questo invece non mi piace per niente per niente per niente.
Picnik quindi chiude, il 19 aprile; e fino a quel giorno tutte le funzioni, anche quelle che prima erano a pagamento, sono gratuite.

20.1.12

The 70's show



Questa ce l'avevamo, ne sono sicura.
Ricordo il flash a cubo, che ogni volta usata una faccia si appannava.
Ricordo la pellicola fatta proprio così.
Le foto ci sono ancora, ma la macchina...

(è un link di ilgeko)

19.1.12

Web zapping


Enez Vaz suggerisce il Pinhole Photography Day che sarà il 29 Aprile. Tutte le informazioni si trovano seguendo il link che porta alla bruttina pagina web dedicata. Tra le innumerevoli cose che la macchina fotografica di plastica Diana può fare c'è anche la stenoscopia. Stenoscopia/pinhole: poi uno si domanda perché vengono adottate tante parole inglesi.

cbp invece vorrebbe partecipare al Disposable Memory Project. Anche a me piace, e qualche volta ho partecipato al bookcrossing lasciando in giro libri. Certo 31 macchine fotografiche ritornate alla base su 410 lasciate in giro per essere usate da sconosciuti non è proprio un risultato esaltante.

Ma grazie al Disposable Memory Project al quale non ho ancora deciso se aderire ho scoperto The 100 al quale invece ho fatto domanda di partecipare. Lì ti scelgono, uno per ogni età. Chissà.

Dietro Disposable Memory Project e The 100 c'è praticamente un'unica persona, lui, Matthew Knight, che naturalmente ha un sito. Matthew Knight fa una miriade di cose, tra cui questa che ho spedito al nostro bevitore di Lapsang Souchong preferito.

18.1.12

Lo zio Boonme che si ricorda le vite precedenti


Prima di prendere informazioni:
Lo zio Boonme è un film thailandese vincitore di una palma d'oro.
E' un film più di fantasmi, che di vite precedenti, penso.
Fantasmi di ex mogli, di figli che si sono trasformati in scimmie dagli occhi di fuoco, di bufali che si liberano, di principesse e pesci gatto.
E' film dove la natura è importante; in Thailandia non può essere diversamente, penso.
E' un film dove non ci ho capito niente e ho fatto molta fatica a seguirlo, ma non ho mai staccato gli occhi dal piccolo schermo televisivo neanche fosse la prima volta che vedevo Psycho di Hitchcock.
E' un film a inquadrature fisse. Sicuramente la maggior parte. Buono come antidoto dopo aver visto Von Trier.
Insomma, alla fine del film è difficile dire cosa se ne pensa.
Ielle ne voleva discutere senza rendersi conto che aveva dormito per più della metà del film. Gibi invece si rendeva perfettamente conto di essersi addormentato dopo cinque minuti dall'inizio del film. Ma ci stavano bene insieme a Zio Boonme: erano i miei due fantasmi per un film in 3D.
Alla fine del film capisco che Zio Boonme mi affascina, ma non so perché. Forse per lo stesso motivo per cui non c'ho capito niente: della cultura thailandese non so quasi nulla.

Poi prendo informazioni:
Lo zio Boonme fa parte di un progetto più grande che comprende due cortometraggi e un'istallazione.
Apichatpong Weerasethakul, il regista (un tizio parecchio quotato nel mondo del cinema) dice che il film racconta il rapporto uomo-animale, cancellando la linea di demarcazione che li separa.
E dice anche che Boonmee è l’emblema di qualcosa che sta per scomparire, qualcosa che viene eroso dal tempo, come i cinema, i teatri, i vecchi stili di recitazione che non trovano più posto nella contemporaneità.
Riguardo alle vite precedenti che io, ignorante occidentale, non ho individuato, dice che inizialmente, la sceneggiatura era più esplicita circa le sue vite precedenti, ma poi nel film ha deciso di lasciare libero il pubblico di decidere quali fossero e quali no. Certo, guardando il film alla fine si capisce che Boonmee poteva essere stato un bisonte o una principessa (ah sì?). Ma dal suo punto di vista poteva essere una qualsiasi altra creatura vivente che appare nel film – un insetto, un’ape, il soldato, il pesce gatto e così via. Poteva perfino essere lo spettro della scimmia, e il fantasma della moglie. Così, il film rafforza uno speciale collegamento tra il cinema e la reincarnazione. Il cinema è il mezzo attraverso il quale l’uomo crea universi alternativi, altre vite (tanta roba insomma).
Le informazioni le ho prese qui e qui. Blogger cinefili seri, questi.

Conclusioni:
Il mio inconscio la sa molto più lunga di me.

17.1.12

L'amore che resta (Restless)

L'amore che resta.
Cosa sara?
Un film per adolescenti?
L'ultimo capolavoro tratto da un libro di Moccia?
L'ultimo film di Muccino? Ma anche per Muccino questo titolo non andrebbe bene.
No è l'ultimo film di Gus Van Sant, che in originale infatti si chiama Restless, inquieto. Capisco che restless non sia di semplice traduzione, ma l'amore che resta! Resta/restless!?!?

Restless è l'ennesima storia di un maschio che incontra una femmina che sta per morire, e che migliorerà in modo incredibile la vita del maschio. Solo che in questo caso il maschio e la femmina sono due adolescenti, due ragazzi che frequentano ancora la scuola. Mi chiedo comunque perché debba essere sempre la femmina a morire e a salvare il maschio.
Lui si chiama Enoch (oh che nome è?) e ricorda tantissimo Harold di Harold e Maude, anche solo perché ha l'abitudine di andare ai funerali degli sconosciuti. Ma Harold è meglio, Harold è abbastanza irraggiungibile mi sa. E' li che incontra la sua salvatrice morente, Annabel. Anche questo ricorda Harold e Maude; ed il paragone lo distrugge Restless, nonostante scriva il titolo in inglese. Enoch e Annabel son due ragazzi fuori dagli schemi: si vestono in modo fuori dal comune, imparano a memoria manuali di ornitologia e le loro rispettive famiglie per un verso o per un altro sono un po' problematiche, Ma anche ad anticonformismo Harold e Maude li battono alla grande, è proprio difficile non fare il paragone anche se in Harold e Maude nessuno era in fin di vita, Maude era semplicemente anziana.
Forse non aver visto Harold e Maude avrebbe aiutato.
Ma come si fa a non aver visto Harold e Maude.
Gus Van Sant l'avrà visto?

Ecco di originale in Restless c'è l'amico immaginario di Enoch. Lui lo salvo. Alla grande.
Poi Enoch è interpretato dal figlio di Dennis Hopper, Henry Hopper. Annabel invece da Mia Wasikowska. E, certo, niente a che fare con Ruth Gordon e Bud Cort, ma li passo.

14.1.12

Diana F+ mon amour

Le prime foto.
Rullino kodak 35mm 200ISO.
Mascherina per effetto quadrato e sprockets in vista (i quadratini).
Un sole così il primo gennaio.



4.1.12

Fringe

Exco vorrebbe poter tenere i suoi vestiti su dropbox.

3.1.12

Exco a proposito di polaroid


Babbo Natale a Exco ha portato una macchina fotografica tipo polaroid. E' una fujifilm, ma noi la chiamiamo polaroid.
Exco aveva espresso questo desiderio a Babbo Natale dopo aver visto il film Memento.
Exco sulla polaroid ha una sua precisa filosofia. Le foto scattate con la polaroid vanno lasciate nel luogo dello scatto.
Finora, casa nostra ne possiede 2.

2.1.12

Now is the winter of our disco tent


Perché è un nuovo anno, ma è anche un lunedì!
Qui si fa del nostro meglio per sorridere.