31.5.11

Pausa pranzo

Vado a mangiarmi due bambini.
Ora si può.

Pisapia fa sgonfiare le torte perché apre il forno a metà cottura.
Qui il resto della lista di Massimo Cirri.

30.5.11

Hitchcock the cameo

Il periodo Hitchcock è finito, ma quando casualmente ti taglia la strada non puoi che ammirarlo.

Il clone 2.0

Malvaldi, La Briscola in Cinque. Gliel'ho regalato un mesetto fa prima di una sua ripartenza per il nordest. Exco era in crisi: saudade pisana ai massimi livelli. Mi sembrava un libro adatto. Il treno fece tre ore di ritardo e lui se lo lesse tutto.

- Mi sono comprato Neuromante di Gibson, lo conosci? E' un po' complicato e non so se lo sto proprio capendo, ma io mi sono fatto la mia idea e se a me torna va bene, no?

Domenica mattina abbiamo fatto colazione insieme alle dieci di mattina, e exco non stava rientrando dalla nottata. Ieri sera ero stanco e sono andato a letto presto, ha detto. Erano anni che non si faceva colazione insieme perché anche quando andava a scuola si svegliava (quando si svegliava) alle otto meno cinque e la campanella suonava alle otto e cinque. La scelta era tra vestirsi o fare colazione. Di solito sceglieva la prima, soprattutto d'inverno.

Domenica mattina, dopo aver fatto colazione, è andato in un'aula studio a studiare e a pranzo abbiamo parlato di Freud, dell'inconscio, di rimozione e di resistenza.

27.5.11

Frigoriferi



I frigoriferi sono un po' come i gabinetti. Soddisfano desideri voyeristici: apri quella porta e dentro c'è un mondo; e anche se non c'è, se è vuoto, fa lo stesso perché racconta comunque qualcosa.
I genitori di una mia amica ne avevano uno enorme in tempi non sospetti. Noi amici lo chiamavamo americano ed era sempre stracolmo di roba da mangiare: per prendere una cosa dovevi svuotare tutto un ripiano. Nella mia mente sono rimasti impressi i tramezzini, che di solito stavano proprio lì davanti sui ripiani alti appoggiati sopra due confezioni di margarina. Ah, la margarina, questa sconosciuta. A quei tempi ricordo che andava molto di moda la margarina. Erano i primi anni novanta.
In casa nostra invece ne avevamo un piccolino: di quelli altezza vita senza reparto congelatore. Certo non c'erano i livelli consumistici di oggi, ma Giovanni-il-capofamiglia rimaneva molto al di sotto della media nazionale: no telefono, no televisore, anche l'automobile per un periodo fu un optional, figuriamoci un frigorifero grosso e pieno. Sopra il frigorifero ci stava il portapane, quelli con la serrandina. Oggi di solito sul frigorifero ci sta il micronde.
A un certo punto il frigorifero altezza vita si ruppe e riuscimmo a convincere Giovanni-il-capofamiglia-maotsetung a comprarne uno di dimesioni normali con il reparto congelatore.
Insomma, aprimi il frigorifero: ti dirò chi sei e in che epoca vivi.
Lei, questa cosa qui l'ha fatta, e molto bene. Da notare gli amici fotografi con le pellicole in frigo.
Vista la coincidenza del frigorifero pulito, il mio, l'ho fotografato. Eccolo:

26.5.11

Verso il referendum

Finora il mio video di propaganda preferito.

Che bello tornare alla vita

Si dice che bello tornare alla vita
che mi era sembrata finita
che bello tornare a vedere
e quel che è peggio è che è tutto vero
perché
La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane
La costruzione di un amore
non ripaga del dolore
è come un'altare di sabbia
in riva al mare

Ho finito la terza serie di Fringe; ora fino a settembre niente. Posso tornare nel mondo reale, magari scrivere anche dei post.

24.5.11

I links del geko a maggio

Tutti i personaggi dei fumetti.
Dove si va quest'estate per le vacanze: il tour delle cità abbandonate.
Dove si va quest'estate per le vacanze: in Francia.
Dove si va quest'estate per le vacanze: a giocare al loro gioco.
Per fare gli arcobaleni.
Per i gassisti.
La colazione è il pasto più importante della giornata.
Un po' di saggezza.
Per mic.
Per tsaramaso.

19.5.11

Isaac Cordal



Cement eclipse, il cugino (un po' depresso) di Little People!
Ha un sito, che non capisco. Meglio su flickr.

18.5.11

TDC


Nell'incantato scenario della chiesa di sanbernardo a Pisa, tra le cui volte eccheggiano ancora medievali sermoni e canti gregoriani, venerdì, ancora loro, i Testa di Cuoio. Reduci dalla vittoriosa turné al Newroz, tornano a casa e insieme a loro siamo certi che non mancherà Gavino, Lonza Patonza, Titanic e un buon bicchiere di vino.
Voglio il cd. Se posso scegliere, unplugged.
Se no vi registro di nascosto con garage band e faccio un bootleg e lo vendo e faccio un mucchio di soldi e non vi do neanche un euro.

(foto di enezvaz)

Bill Viola

26 maggio/5 giugno 2011
(martedì-domenica dalle 16.00 alle 19.00)
Forno San Ferdinando
Follonica (GR)

Three Women (2008)
Un'istallazione di Bill Viola

L'unica soluzione è farsi in tre, quattro, cinque...

Come mi va a maggio

Ascolto in modo compulsivo i Mumford & Sons.
Mi ricordano i Beirut, i Dave Matthews Band e Paolo Nutini.
Leggo in modo meno compulsivo un libro che ho scelto per la copertina.
E' un regalo e se l'avessi letto in modo più compulsivo venerdì scorso l'avrei consegnato al festeggiato. Il libro mi piace molto, per questo venerdì non gliel'ho dato.
Guardo in maniera eccessivamente compulsiva Fringe.
Per fortuna di serie ne sono uscite solo tre (sono alla terza). Per la quarta devo aspettare settembre.

Meglio?

17.5.11

Francesca Woodman a Roma


Per poco poco, dal 23 maggio al 19 giugno.
In un posto che si chiama Il museo del Louvre (via Reginella 28).
Qui l'articolo su Repubblica.
Qui altre foto.

Settimana enigmistica trova le differenze


L'ho ritagliata da Repubblica.
Mi sembrava rappresentativa.

16.5.11

Le foto con l'acqua


E' una mia fissa e sto anche cercando di ritrovare una Nikonos che una volta possedevo.
Le sue mi piacciono assai.
(via byronic)

15.5.11

Perché i dettagli contano

La nuova sburkciclette

Sul Canzoniere di Petrarca e sugli attuali costumi

Chiare, fresche et dolci acque
CXXVI
Il verso 9 dice: co l'angelico seno

Dice che sulla parola seno i commentatori si sono un po' divisi, arrivando a spiegare che Petrarca intendeva con seno, le pieghe della gonna di Laura.  Secondo i più arditi invece Laura stava facendo il bagno nel fiume.

Dice il testo che sto leggendo io, un manuale delle scuole superiori:
"Oggi i costumi sono tornati vicini a quelli provenzali del Trecento, e delle sconvenienze di Laura non si parla più"

12.5.11

500 photographers

Traduco dal sito:

500 photographers è un blog che pubblica 5 post alla settimana su 5 fotografi in attività per 100 settimane. I fotografi possono appartenere a qualsiasi campo del mondo della fotografia, ma deve valere la pena guardare le loro fotografia e devono avere un certo livello di qualità. una volta arrivati a 500, avremo un bel database di fotografi.

500 photographers è fatto da Pieter Wisse, anche lui fotografo residente a Rotterdam, NL e proprietario della galleria Four Eyes Photography & Art.

A 100 settimane dall'inizio (5 Aprile 2010) questo blog sarà finito. Rimarrà online solo per essere l'archivio dei bravi fotografi del 21esimo secolo.

Io voto fuori sede

E' facile facile.
Per sapere come clicca sul titolo.

Riunione di Famiglia



E' di Thomas Vinterberg.
E' del 2007
Titolo originale En Mand kommer hjem che vuol dire Un uomo torna a casa.
(Ma perché!?!?!)

Suvvia, i danesi ci sanno fare.
Soprattutto quando lasciano perdere un po' le regole del Dogma, i danesi ci sanno fare.
Su Lars von Trier comunque ho delle riserve. Enormi riserve. Per amicizia ho rotto il patto con me stessa mai più un film di von Trier - l'ho fatto per le Cinque Variazioni (di rompere il patto; mentre la decisione mai più fu presa dopo Dancing in the Dark sottotitolo ma facciamoci pure del male) - ma questo non mi ha portato neanche lontanamente a pensare di vedere Antichrist, per esempio.
Thomas Vinterberg è quello invece di Festen.
Festen potrebbe tranquillamente stare tra i miei film preferiti.
E a Festen un po' Riunione di famiglia somiglia.
Perché anche qua c'è la questione del padre.
Perché anche qua si svolge prevalentemente in una casa.
Perché anche qua c'è una festa.
Perché anche qua c'è una cucina, la preparazione dei pasti e un cuoco che si fa notare.
Poi Riunione di famiglia è anche altro.
E' una fotografia che mi fa pensare quest'estate vado in Danimarca.
E' un uso della luce e soprattutto del controluce per niente dogmatico. E anche della musica.
E' un direttore d'albergo che licenzia tutti.
E' un cuoco che invece di parlare con i fiori parla con lo stinco di mucca.
E' una cucina dove si balla l'haka.
E' una pelle d'orso che è tesoro di famiglia.
E' qualche risata, perché c'è scritto che è una commedia.
Non siamo ai livelli di Festen, ma Vinterberg ci sa fare.

9.5.11

Il poeta


Questo è Francesco Petrarca.
Fu incoronato poeta.
Prese gli Ordini Minori che impongono il celibato ma ebbe comunque due figli.
Scrisse tantissimo e tutto quello che scriveva lo scriveva come opera d'arte, anche la lista della spesa immagino. Ora quella magari no, dubito che uno come lui si abbassasse a tanto. Però aveva dei diari e anche quelli erano scritti in modo molto ricercato.
Scrisse soprattutto in latino, e in un latino che si rifaceva ai classici, ripulito da certe volgarizzazioni, che a lui davano proprio tanta tanta noia. Il suo latino divenne lo standard poi parlato in tutta Europa dalle classi nobili.
Il latino per lui era superiore al volgare, ma il Canzoniere che lo ha reso immortale è scritto in volgare. Un volgare ricercato, naturalmente; mica come quello di Dante.
Insomma ora tocca lui.
Non mi fa proprio impazzire, ecco.
In questa immagine mette su un'espressione che vorrebbe essere umile. Ma non fatevi ingannare, secondo me doveva essere di un'antipiatia e di un'arroganza che non aveva uguali in tutto il Trecento.

Bradbury consiglia



Il sito con le foto di Kubrik è parecchio interessante.
Si chiama How to be a retronaut.

With a little links from my friends

tsaramaso segnala questo sito
perché è semplice e minimal come piace a tsaramaso
perché tra gli artisti c'è "Codrin Lupei" che ha fatto scatti interessanti con il lens baby
perché Robert ha fatto foto di "sguardi" che tsaramaso vorrebbe tanto riuscire a fare così
prendetevi il vostro tempo
buona visione
 
enezvaz dice:
di sicuro t'interessa questo

6.5.11

I compagni



E' di Mario Monicelli.
E' del 1963.
C'è Bernard Blier, Annie Girardot, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori e... Raffaella Carrà!

Il giovedì alle 20.45, dentro la stazione ferroviaria di SGT fanno una rassegna cinematografica che si chiama "Raccontami la storia - Percorso cinematografico storico a 150 anni dall'unità d'Italia". Alla stazione ferroviaria di SGT io non c'ero mai stata, non sapevo neanche dov'era. La stazione ferroviaria di SGT è infondo a una strada che si allarga e diventa piazza con stazione. La stazione ferroviaria di SGT è bella, in stile liberty e qualche panchina sempre liberty arrugginita al punto giusto.

Il programma della rassegna è quasi finito, l'abbiamo scoperto un po' tardi. L'ingresso è a offerta. I prossimi film sono:

12/05 C'eravamo tanto amati, Ettore Scola
19/05 Piazza delle cinque lune, Renzo Martinelli
26/05 Il Caimano, Nanni Moretti
02/06 Niente paura, Piergiorgio Gay

Ieri in realtà ci doveva essere Metello di Bolognini, ma non sono riusciti ad averlo.
Ieri non riuscivano neanche a trovare la chiave per entrare nella stazione, che a una certa ora viene chiusa. Allora sono iniziate una serie di telefonate a cellulari quasi tutti spenti, e sembrava che la serata sarebbe stata sospesa... alla fine però la chiave era al suo posto.

I Compagni racconta uno sciopero in un'industria tessile torinese a fine ottocento. Certo, non si lavora più 16 ore - gli operai chiedono infatti di lavorarne solo 13 - ma vedere il film prima dello sciopero generale di oggi, fa pensare che le cose non siano poi troppo cambiate, soprattutto nel rapporto tra chi comanda e chi no.

Monicelli poi è uno a cui ci si affeziona.

5.5.11

Sburk goes shopping

Alla cassa.
Cassiere: Sono 4.60 euro.
Sburk rufola nel portafoglio. Mette giù una banconota da 5 euro e poi cerca di liberarsi di qualche spicciolo: 2 monete da 20 centesimi, una da 10, una da 5, due da 2, una da 1.
Sburk soddisfatta sorride al cassiere.
Cassiere: Guardi che non funziona così. C'è una regola.
Sburk guarda il cassiere perplessa; molto perplessa.
Cassiere: Certo, c'è una regola. Gli spiccioli si danno solo se il conto è pari.
Sburk sempre più perplessa.
Sburk: Non sapevo ci fosse una regola.
Cassiere: Sì invece. Se mi dava anche i 4 euro allora io ero costretto a prendere i suoi spiccioli.
Il cassiere apre la cassa piena zeppa di pezzi da 1 euro belli scintillanti.
Cassiere: Perché se lei mi dà i soldi così io le do questi. E indica pezzi da 50, 20 etc...
Sburk sconvolta ripete come in trance: Non sapevo ci fosse una regola.
E si riprende i suoi spicciolini.
Cassiere: E certo che c'è, altrimenti...
Altrimenti che!?!?
L'anarchia degli spiccioli?
Cassiere trovato in fin di vita sotto una montagna di centesimi?
Cassiere costretto a comprare 10 casse per tenere gli spiccioli? 
Sciopero generale dei cassieri, la nazione in tilt?
Sburk: Ci mancherebbe, Sig Cassiere. Regola o no, lei può fare come vuole e non accettare i miei spiccioli.
Sburk si trattiene dal dire, viviamo in un paese democratico del resto, ma ci stava proprio bene. Si trattiene anche dal dire che di solito si dice guardi mi torna meglio farle il resto ai 5 euro altrimenti rimango senza pezzi da 1 euro.
Cassiere facendogli il resto ai 5 euro: Poi non è mica solo lei che si vuole liberare degli spiccioli.
Sburk: Ma io non ho un negozio, non devo fare i resti. Tranne quando gestisco l'ordine GAS del parmigiano.
Ma ormai il cassiere si è perso nei corridoi del suo negozio. 
Dove Sburk per un po' non metterà più piede.
Oppure ce lo metterà potendo pagare conto pari con monete da 1 centesimo.
Oppure ce lo metterà potendo pagare solo con un pezzo da 200 euro.

Fuori dal paradiso



Trovacinema mi dà 62 film con la parola paradiso nel titolo.
Io ne ho visti solo 6 8:

Il paradiso può attendere
Ai confini del paradiso
Nuovo cinema paradiso
Stranger than paradise
Taverna paradiso
Tutta colpa del paradiso
Paradise now
Paradise

3.5.11

Acc, ma quella sono io



Anche se non le somiglio proprio per niente.