8.1.11

Il cielo sopra Lecce



5 comments:

SpiRIta said...

La terza mi ricorda i quadri di Magritte. Mi piace un sacco!

sburk said...

Grazie. C'ho questa nuova macchinetta, una bridge ho scoperto che è definita. Per ora l'ho sperimentata poco, cioè per niente. Le ho fatte tutte in automatico.

Insomma com'era questo Amleto. Tranqui. Mi sono piaciuti un casino i movimenti e i costumi, il balletto degli scheletri, e la coppia rosencrantz guildenstern. Mi è piaciuto che Amleto raccontasse lui la storia con le statuine, mi è piaciuto il rumore della lama. L'attore che faceva Amleto insomma (oh quanto sputava, le prime file sono state innondate, una tipa infatti a un certo punto si è anche spostata, altri si coprivano il viso), e la morte di Ofelia non finiva più e poi c'era quel tizio che gli è venuto proprio lì l'attacco di tosse. Insomma quando recitavano in modo boh antico mi viene da dire, mi piaceva meno, mi distraevo. Comunque il teatro di Buti mi piace sempre.

SpiRita said...

La mia attenzione è stata altalenante e mi ritrovo in quello che dici, tutto.
La morte di Ophelia troppo lunga sì, e inutilmente perchè la prima parte diceva tutto e bella era con la corda, me la vedevo arrivare addosso ogni volta.
A me Amleto è piaciuto tanto, e mi è piaciuto come guardava negli occhi il pubblico e faceva sentire complici. Uno per uno.
E poi mi è piaciuto il diavoletto rosso e la scena muta.
Comunque si vede che c'è il tocco femminile nella regia.
Ecco sì un pò di brusio costante dal pubblico,che però poi mi sembra abbia apprezzato, no? Anche se oramai s'è capito che l'applauso non fa da cartina tornasole..

SburkItte buon lavoro!

SpiRitancor said...

(Ah e poi fino alla fine ero convinta che la mamma e Ophelia fossero due persone diverse!)

sburk said...

Per quanto il palco abbia il suo fascino, conviene sempre stare in platea... avrei apprezzato più cose. In platea sì, ma non in prima fila.